Mostre

Epopea e il fascino del treno dall’Ottocento ad oggi

Da domenica al m.a.x. museo di Chiasso una ricca esposizione sull’evoluzione del trasporto ferroviario negli ultimi tre secoli e del suo influsso, oltre che sullo sviluppo della società occidentale, sull’arte, la grafica e il design
Giacomo Balla, Forze di paesaggio + cocomero, 1917-18. © Archivio Elena Gigli, Roma
Red. Cultura&spettacoli
08.10.2021 06:00

Si inaugura domenica 10 ottobre al ma.a.x museo di Chiasso l’esposizione Treni fra arte, grafica e design che fino al prossimo 24 aprile presenta opere artistiche, manifesti originali, oggettistica sviluppati attorno al tema della ferrovia, dall’Ottocento a oggi. Un evento, realizzato dal centro culturale chiassese in collaborazione con le maggiori strutture- museali del settore, che in un momento caratterizzato dalla messa in esercizio della galleria di base del Ceneri e ricollegandosi al progetto cantonale «Cultura in movimento», intende far riflettere sull’importanza della «ferrovia nella crescita economica, sociale e culturale dell’Occidente.

L’avvento della strada ferrata
Sul finire dell’Ottocento l’avvento della «strada ferrata» diede infatti sia all’Europa sia all’America un importante impulso a diversi livelli. I trasporti via terra divennero talmente rapidi e capaci di valicare barriere geografiche naturali che assursero a simbolo di progresso, e allo stesso tempo di spazio di confronto e di scambio per eccellenza. Oltre che gettare le basi per la crescita della società e dell’economia industriale, il trasporto ferroviario ha anche contribuito allo sviluppo e alla condivisione di idee, conoscenze e possibilità di incontro tra culture diverse, tanto che molti pittori – da Joseph Turner nel 1844 al futurista Fortunato Depero nel 1924 – hanno raffigurato la locomotiva come il simbolo della velocità e del progresso. «Le locomotive dall’ampio petto», scriveva Filippo Tommaso Marinetti nel Manifesto del Futurismo (1909), «scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi», celebrando la folle corsa di sfreccianti convogli ferroviari. E a testimoniare il fascino che treni e locomotive hanno sempre esercitato su molti artisti – in particolar modo i Futuristi – l’esposizione di Chiasso presenta opere di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Filippo Tommaso Marinetti. Ma l’esposizione di Chiasso non si limita a questo, passando in rassegna l’evoluzione del trasporto ferroviario dall’età dell’oro delle locomotive a vapore della Belle Époque – coronata dalla realizzazione dell’Orient Express dove tutto l’arredo è disegnato per garantire il massimo comfort e bellezza all’insegna del Liberty e dell’Art Déco che contribuiscono ad offrire nuovi spunti di design – alle linee essenziali del design contemporaneo dei moderni convogli dell’Alta Velocità.

Il treno e l’arte del manifesto
Diverse epoche nelle quali la ferrovia si è avvalsa, quale mezzo principale per reclamizzare il suo operato, dei manifesti: l’arte della cartellonistica ha popolato di treni e di locomotive l’immaginario, anche dal punto di vista artistico. A subire il fascino travolgente delle ferrovie sono stati soprattutto artisti della pubblicità di inizio Novecento, come Leopoldo Metlicovitz, Achille Luciano Mauzan, Daniele Buzzi, Plinio Codognato, o il mitteleuropeo Emil Schulthess, o ancora Louis Koller e François Jacques. Il manifesto, strumento pensato per veicolare l’informazione sulle nuove opportunità offerte dal trasporto ferroviario, sul finire del XIX secolo ha beneficiato dello sviluppo tecnico a stampa cromolitografica. In quest’ambito la mostra al m.a.x. museo propone manifesti storici originali, grafiche litografiche, cartoline, dépliant, orari ferroviari, menù, calendari, almanacchi, medaglie commemorative delle ferrovie, fotografie vintage, video, oggetti di design creati per il treno. Un ruolo importante in questo contesto lo ha poi giocato il processo di ricerca dei loghi, dando vita ad un connubio tra grafica e design, capace di suscitare interesse in un vasto pubblico. Sullo sfondo, l’idea che oggi, nell’era della globalizzazione, il treno può contribuire a far emergere la consapevolezza del fatto che tutti noi siamo immersi in una dimensione più aperta e interconnessa.

L’oggettistica
Oltre a una sezione dedicata all’arte, la mostra al m.a.x. museo prevede anche l’esposizione di un ricco campionario di dépliant, orari, menù, calendari, almanacchi, fotografie vintage e oggetti di design creati appositamente per il treno che porterà il visitatore anche all’esterno del museo: alla Biblioteca comunale una sezione specifica, che si inserisce nella dodicesima Biennale dell’immagine, è infatti dedicata a cartoline e fotografie storiche della Stazione internazionale di Chiasso per evidenziare l’evoluzione storica del ruolo da lei svolto nell’evoluzione della cittadina di confine e un’altra sezione sarà ospitata all’interno della stessa stazione a partire dalla fine di ottobre, in zona «Rampa», dove saranno esposti dei convogli storici. Sulla terrazza del m.a.x. museo sarà inoltre visibile un particolare allestimento intitolato Hominidi, Homini, Homo curato da The Boga Foundation.

Durante il suo periodo di apertura la mostra sarà inoltre affiancata da un ricco ventaglio di iniziative collaterali. Tra i primi segnaliamo giovedì 25 novembre una conferenza del design director Mike Robinson dal titolo Dalla “Frecciarossa” ai treni verticali. Visioni futuribili, seguita, il giorno seguente, da un convegno internazionale sul tema La ferrovia: modernità di un sistema trasportistico.

Treni fra arte, grafica e design, a cura di Oreste Orvitti e Nicoletta Ossanna Cavadini.
Chiasso, m.a.x. museo, dal 10 ottobre 2021 al 24 aprile 2022.
Orari di apertura: Ma-Do: 10-12/14-18. Info: www.centroculturalechiasso.ch