Etero o gay? L'algoritmo lo capisce da una foto

Un software utilizzato in una ricerca dell'università di Stanford è stato in grado di riconoscere l'orientamento sessuale di una persona da una sua immagine, con un'accuratezza molto elevata
Red. Online
08.09.2017 15:56

LOS ANGELES - È possibile conoscere l'orientamento sessuale di una persona attraverso una fotografia? Secondo una ricerca condotta dagli studiosi della prestigiosa università di Stanford, in California, sì. Gli autori hanno infatti utilizzato un'intelligenza artificiale capace di individuare un eterosessuale o un omosessuale semplicemente da un'immagine del suo volto con un'accuratezza decisamente più elevata di quanto non farebbe un essere umano. I risultati dello studio, destinati a far discutere, sono sorprendenti e verranno pubblicati sul Journal of Personality Social Psychology, dopo che l'Economist ne ha dato un' anticipazione.

L'algoritmo utilizzato nello studio, il Vgg-Face, è riuscito a distinguere correttamente fra persone omosessuali ed eterosessuali nell'81% dei casi per gli uomini (con punte del 91% nel caso di più foto della stessa persona) e nel 74% dei casi per le immagini di donne (con punte dell'83% per più foto). Il sistema ha analizzato qualcosa come 35.326 immagini di 14.776 persone, disponibili su un sito di appuntamenti americano. L'archivio fotografico immesso nel software è stato sottoposto ad un processo di "deep learning" del software, una fase di apprendimento in grado di stabilire gerarchie di fattori e parametri ricorrenti. Secondo i responsabili della ricerca, riporta repubblica.it, uomini e donne omosessuali avrebbero "caratteristiche di genere atipiche, espressioni, strutture morfologiche e atteggiamenti che in buona sostanza si sintetizzerebbero nella valutazione che i gay (maschi) apparirebbero più femminili e viceversa per le femmine". Secondo i dati analizzati vi sarebbero poi tratti fisici ricorrenti, come per esempio la mascella più affusolata e sottile nel caso di maschi omosessuali, o nasi più lunghi e fronti più ampie degli eterosessuali, mentre le lesbiche avrebbero mascelle più massicce e fronti più piccole comparate alle quelle delle donne eterosessuali. Le stesse immagini sottoposte al giudizio di un essere umano hanno per contro restituito risultati meno precisi dell'algoritmo, con un 61% nel caso di uomini e un 54% nel caso di donne. Secondo gli autori dunque "i volti contengono molte più informazioni sull'orientamento sessuale di quante ne possa percepire e interpretare il cervello umano".

In termini scientifici la ricerca darebbe supporto all'idea che "l'orientamento sessuale possa in qualche modo essere influenzato dall'esposizione a certi ormoni prima della nascita, come ad esempio il testosterone", sottolinea il quotidiano italiano. Gli autori inoltre spiegano il minore tasso di successo dell'algoritmo nel caso di donne poiché queste avrebbero una "più spiccata fluidità dell'orientamento sessuale femminile". L'indagine ha comunque dei grossi limiti, infatti "non considera persone di colore, né orientamenti sessuali differenti (come soggetti transgender o bisessuali)". E inoltre valuta come risultato la corrispondenza fra la previsione del sistema e le dichiarazioni degli utenti del sito di appuntamenti (che potrebbero mentire). Gli studiosi hanno poi prodotto un secondo esperimento, scegliendo a caso un migliaio di uomini con almeno 5 foto per ciascuno, in modo da popolare il campione secondo una proporzione che rispecchierebbe meglio la realtà, cioè 7 omosessuali per ogni 100 uomini. In quel caso il sistema, a cui era stato chiesto di individuare i 100 volti più probabilmente gay, ha fatto segnare tassi di successo inferiori, trovandone solo 47. 

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