Forse Amelia Earhart morì naufraga

WASHINGTON - Amelia Earhart, l'iconica pioniera dell'aviazione mondiale, la prima donna ad aver compiuto un volo transatlantico da sola, potrebbe aver finito i suoi giorni, sola, naufraga in un'isola disabitata dell'oceano Pacifico.
A rivelare nuovi indizi su uno dei misteri più oscuri del secolo scorso sono scienziati della 'Earhart Foundation' che da decenni tentano di scoprire la verità sulla morte della pilota: l'aereo con cui la Earhart stava tentando il suo secondo volo transoceanico nel 1937 scomparve infatti improvvisamente dopo 25 giorni. E dopo due settimane di ricerche nelle acque del Pacifico, la donna fu data per morta annegata.
Ora il possibile colpo di scena: i resti parziali di uno scheletro trovato sull'isola Nikumaroro, parte dell'arcipelago delle Howlands - nell'area in cui il velivolo sparì - sarebbero simili alle misure del corpo della Earhart.
Grazie a strumenti forensi moderni e all'uso di tecnologie sofisticate si è osservato in particolare che la misura delle braccia e dello scheletro della donna sarebbero virtualmente identiche. Il mistero non viene considerato risolto, ma le nuove prove continueranno a essere esaminate.