Cent'anni fa

Fra elezioni al Tribunale federale, coppie di truffatori e falò di banconote

Le notizie del 26 marzo 1925
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
26.03.2025 06:00

Plinio Bolla eletto Giudice federale
L’Agenzia Respublica ci comunica il risultato della votazione della Assemblea federale per la elezione di un Giudice federale in sostituzione del dr. Garbani-Nerini. Schede distribuite 201, rientrate 199. Bianche 47 (sono le schede socialiste), nulle 2. Con voti 114 è proclamato eletto a Giudice federale l’avv. Plinio Bolla. La Deputazione ticinese, tosto avvenuta la elezione, ha mandato all’avv. Bolla a Bellinzona un telegramma di felicitazioni.

L’avv. Plinio Bolla non ha ancora raggiunto la trentina e già venne chiamato, per i suoi meriti, ad una delle più alte cariche della Confederazione. Il giovane avvocato, che ad un’intelligenza naturale unisce vasta e profonda coltura, rappresenterà degnamente al Tribunale Federale, come degnissimamente lo rappresenta il Giudice federale Agostino Soldati e come lo h rappresentato il Giudice federale Garbani-Nerini, la Svizzera Italiana.

Ci felicitiamo col neo eletto Giudice federale, il quale fa onore alla famiglia donde è uscito, fa onore al Cantone Ticino ed alla Svizzera tutta; e alla felicitazione all’eletto uniamo l’espressione di compiacimento per il riconoscimento dei nostri diritti etnici, datoci con tanta solennità dalla Assemblea federale.

Una coppia al penitenziere
Dopo molto tempo fu arrestata una coppia che girovagava nel Cantone, cambiando sempre nome. Trattasi di certa Huebsch Federica da Dottikon (Argovia) e di tal Stoekli Jacob da Aristau, parimenti del Cantone Argovia. La Huebsch, separata dal marito, conviveva collo Stoekli, dal quale ebbe una bambina. Questa coppia, fermatasi dapprima a Pollegio, un bel giorno scomparve dopo aver rubato della biancheria. Essa ricomparve poco dopo a Biasca, ove lo scorso inverno fece battezzare la bambina sotto il nome di Maier Enrica Maria. Partita da Biasca, si spinse sino a Salorino, fissando dimora in casa Brenni Margherita e dando il nome di Bagenstoss, mentre a Pollegio aveva dato quello di Naegeli e Biasca quello di Stoekli.

Da Salorino i due fuggirono poscia senza pagare l’affitto e lasciando altri debiti. Ricomparvero a Carona, ove affittarono un grande stabile per fr. 700 annui, destinandolo ad uso pensione… Ma la dimora di Carona fu di breve durata, perchè la fuga da Salorino fu subito segnalata e la coppia truffatrice fu finalmente arrestata. Ora trovasi a Lugano in attesa dei procedimenti penali in suo odio.

Nello scorso anno i due mariuoli commisero truffe, sotto il nome di coniugi Majer, anche alla Magliasina.

Un falò di 100 milioni
Roma, 26 (ag) – Il ministro delle finanze De Stefani ha assistito mercoledì al primo falò di 100 milioni di biglietti di Stato. L’operazione venne affidata all’officina del gas di San Paolo a Roma e sarà continuata quest’oggi.

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