Gabbani vince la 67. edizione di Sanremo

SANREMO - Francesco Gabbani è il vincitore della 67. edizione del Festival di Sanremo con "Occidentali's Karma". Il cantautore toscano lo scorso anno si era imposto tra le Nuove Proposte con "Amen". Gabbani all'annuncio della vittoria è scoppiato in lacrime. "Dedico questa vittoria a tutti quelli che mi hanno sostenuto, a mio fratello, a Fabio Ilacqua. E te Carlo e Maria, e tutti quanti voi. Di cuore".
Fiorella Mannoia seconda classificata con il brano "Che sia Benedetta". Ermal Meta terzo classificato al festival di Sanremo 2017, con il brano Vietato Morire. Il cantautore di origini albanesi, che l'anno scorso era in gara tra le Nuove Proposte, ha conquistato anche il Premio della Critica Mia Martini.
La classifica continua con Michele Bravi, Paola Turci, Sergio Sylvestre, Fabrizio Moro, Elodie, Bianca Atzei, Samuel, Michele Zarrillo, Lodovica Comello, Marco Masini, Chiara, Alessio Bernabei, Clementino.
Altri premi
La sala stampa radio-tv-web assegna il premio Lucio Dalla a Fiorella Mannoia, in gara al Festival di Sanremo con "Sia benedetta". La Mannoia ha ricevuto 37 voti, Gabbani 27 e Ermal Meta 24. Al secondo posto Francesco Gabbani, al terzo Ermal Meta. Quest'ultimo si aggiudica con Vietato morire il vincitore del premio della critica Mia Martini assegnato dalla sala stampa dell'Ariston, durante il 67esimo Festival di Sanremo. Seconda classificata Fiorella Mannoia, terza Paola Turci.
Fiorella Mannoia per "Che sia Benedetta" vince il Premio Sergio Bardotti assegnato al miglior testo del Festival. A consegnarlo Giorgio Moroder.
Premio Giancarlo Bigazzi per il Miglior arrangiamento, votato dai professori dell'Orchestra ad Al Bano per "Di rose e di spine". A consegnarlo il maestro Pinuccio Pirazzoli.
La serata
Il duetto virtuale tra Zucchero e Luciano Pavarotti sulle note di Miserere chiude idealmente, sul filo dell'emozione, un festival che si era aperto con l'omaggio di Tiziano Ferro a Luigi Tenco. La standing ovation del pubblico e la commozione sul volto del bluesman - per la prima volta superospite 'internazionale', a far pace con un evento che non l'ha mai premiato - suggellano una performance destinata a restare nella storia di questa edizione. A segnare la finale, anche la presenza all'Ariston di Maurizio Crozza che, non più 'protetto' dal videocollegamento, fa irruzione in teatro e diverte nei panni del senatore Antonio Razzi, una delle sue maschere cult.
Crozza-Razzi ironizza su Trump ("E' l'unico che mantiene le promesse, lascia stare che sono promesse del cazzo, ma le mantiene. Conosce 77 parole, di cui tre sono Ku klux klan. Il muro con il Messico? Fa bene, hai mai provato il loro cibo?"), sgrida Maria de Filippi porgendole una banconota da 10 euro ("non puoi lavorare aggratis, è diseducativo per i bambini"), bacchetta Carlo Conti che anticipa le battute nello sketch 'a margine'. Poi, tolti parrucca, baffi e occhiali, torna se stesso e ringrazia il dg Rai Antonio Campo Dall'Orto che applaude in platea: "Quando non ero nessuno, mi chiamò a La7. Senza di lui ora non sarei qui". E nel festival delle larghissime intese, Conti ringrazia Discovery per la liberatoria concessa all'attore.
La gara si riaccende con i sedici Big rimasti in competizione, introdotti dai messaggi ben auguranti di padrini e madrine vip, da Fiorello a Loredana Bertè, da Eros Ramazzotti a Enrico Ruggeri a Edoardo Bennato. I primi a portare a casa un riconoscimento sono Ermal Meta, premio della Critica Mia Martini con Vietato morire, e l'elegantissima Fiorella Mannoia in lungo di velluto rosso, premio della sala stampa Lucio Dalla per l'intensa Che sia benedetta.
Se 'queen Mary', stasera in abito nero con piccoli specchi e poi in lungo chiaro con piume, ancora una volta evita le scale "per rispetto al festival e non guardarmi solo i piedi", il sempre impeccabile 're Carlo', chissà se per l'emozione dell'annunciato addio a Sanremo, si concede un piccolo inciampo quando si sovrappone a Maria nel lancio di Marco Masini.
Gli eroi di tutti i giorni stasera sono carabinieri e poliziotti che ogni giorno vivono con impegno e passione la missione al servizio degli altri. In quota 'bellezze al mare', dopo le figlie, nipoti e mogli di, stasera tocca alla fidanzata di Vincent Cassel, la bellissima modella Tina Kunakey Di Vita di origini siciliane da parte di madre, che intona Non ho l'età. Torna il sogno di Studio Uno con Diana del Bufalo, Giusy Buscemi e Alessandra Mastronardi, protagoniste della fiction sul leggendario varietà della Rai che andrà in onda il 13 e 14 febbraio.
Il festival accoglie anche Rita Pavone, premiata per una carriera più che cinquantennale, che canta 'Cuore', ed Enrico Montesano, che rievoca i tempi in cui si tornava a casa dal lavoro per seguire il festival e cantare, "mentre oggi se canta poco perché non c'è più lavoro".
Toccante, nel prologo della serata, l'esibizione dei Ladri di carrozzelle, la band nata 28 anni fa e formata da giovani con diverse abilità, che dedicano l'inno 'Stravedo per la vita' all'ex componente Piero Petrullo, suicida pochi giorni fa.