Cent'anni fa

Gavroche e la feroce morsa del fisco che non molla mai la presa

Le notizie del 15 marzo 1925
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
15.03.2025 06:00

La Nota
L’uomo che lavora e lavorando guadagna, è un ladro. Questo è il grande principio che informa la politica fiscale dei nostri tempi democratici, conservatori, liberali e tutto quello che volete.

Fate che un operaio, lavorando assiduamente, con intelligenza ed amore, non lesinando sacrifici di tempo e di fatica, conducendo una vita parsimoniosa, metta da parte un gruzzolo, che il Fisco gli è subito addosso a frugargli le tasche e a gridargli, con l’accento di un poliziotto che perquisisce un delinquente: «Fuori i denari!». Un impiegato, un professionista che col lavoro e il risparmio riescano a mettere insieme una piccola somma e concedersi qualche agio, a pensare un po’ alla vecchiaia, sono per il Fisco dei ladri che bisogna subito spogliare. «Fuori i denari!».

Il commerciante che passa tutta la sua vita inchiodato al banco e non ha orario per il suo lavoro e non ha riposo, davanti al Fisco ha perlomeno il dovere di fallire. Se invece di fallire fa qualche guadagno, e invece di seppellire il gruzzolo in fondo alla cantina, o lo colloca nelle banche o lo mette in commercio, contribuendo così ad alimentare la vitalità dell’organismo economico, diventa per il Fisco, se non proprio un avanzo di galera, certo un fior di furfante che bisogna spogliare del mal guadagnato, che si deve prendere per la gola per fargli sputar fuori i soli che si è messo in disparte.

L’industriale, quello, si capisce, per il Fisco è uno il quale non ha fatto altro in tutta la sua vita che rubare a man salva e deve quindi essere costretto a restituire tutti o quasi tutti i guadagni fatti durante la sua carriera di ladro.

La proprietà è un furto, questa è la teoria di Proudhon, questa è la pratica del Fisco.

Il cittadino ideale, per il Fisco, non è l’operaio laborioso e risparmiatore, non il commerciante attivo ed avveduto o l’industriale dalle idee larghe e dalla vasta attività; è il povero cascame sociale che vive alla giornata, è contento quando ha guadagnato il pezzo di pane e il bicchiere di grappa quotidiani, che non lavora di più, non cerca di più, e sta alla società come il bruco alla foglia.

Gavroche

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