Cartoni animati

Happy Birthday Bugs Bunny

Il coniglio star della scatenata banda dei Looney Tunes compie 80 anni e tornerà sul grande schermo nell’estate del 2021 in Space Jam
© TOM MEISFJORD
Ats
03.06.2020 17:28

Furbo, sagace, curioso, abile parlatore, ghiottissimo di carote e capace di inaspettati momenti di ingenuità e tenerezza: è Bugs Bunny, il coniglio star della scatenata banda da cartoon della serie di corti animati Warner, i Looney Tunes, nati nel 1930 per il cinema e approdati dagli anni ‘60 in tv.

Il roditore grigio e bianco, che è entrato ufficialmente nel gruppo (tra le icone arrivate ad oggi Daffy Duck, Titti, Silvestro, Willy il Coyote, Beep Beep, Speedy Gonzales) con il nome di Bugs Bunny e l’immagine di base con cui lo conosciamo, nel 1940, in ‘Caccia al coniglio’, festeggia quest’anno i suoi 80 anni.

Il suo ritorno sul grande schermo è previsto nell’estate 2021 in Space Jam - A new legacy di Malcolm D. Lee, nuovo capitolo mix di animazione e live action, che unisce in forma di commedia/action/fantasy le star dei Looney Tunes ai divi dell’Nba (e non solo). Dopo Michael Jordan in Space Jam (1996), che ha incassato al botteghino oltre 230 milioni di dollari, il roditore avrà stavolta come principale compagno d’avventura Lebron James.

In casa Warner, si è arrivati all’esordio di Bugs Bunny, dopo le prime sortite in alcuni cartoon dal 1938 al 1940 di un ‘prototipo’ bianco dall’aspetto grafico piuttosto diverso, senza un nome ufficiale (quello ‘ufficioso’ era Happy Rabbit), ideato da Ben Hardaway, Cal Dalton e Charles Thorson.

Il nuovo roditore prende diversa forma e carattere unendo alle loro idee, il lavoro fondamentale prima di Tex Avery e Bob Givens e poi di Chuck Jones e Robert McKimson. Il nome, poi adottato dalla casa di produzione, sembra venga da Thorson, che aveva titolato un foglio di modello sul personaggio, ‘Bugs’s Bunny’ (il coniglio di Bugs, soprannome di Hardaway). Fra le fonti d’ispirazione per la personalità, ci sono il personaggio di Clark Gable in Accadde una notte (per la parlantina rapida) e i manierismi di Charlie Chaplin e Groucho Marx.

Il debutto di Bugs Bunny è fulminante: diventa subito un idolo popolare tanto che durante la II guerra Mondiale viene ‘arruolato’ e dal 1943 con il cartoon Super Rabbit a fine conflitto appare con la divisa dei Marine, arrivando al grado di sergente. Un impegno per cui viene nominato membro onorario dall’US Marine Corps. Nel 1959 gli arriva anche l’Oscar, con il corto Il cavaliere Bugs (Knighty Knight Bugs).

È il secondo personaggio animato (dopo Topolino) a ricevere una stella sulla Walk of Fame ma si prende la rivincita sul topo Disney, ottenendo nel 1997, come primo personaggio animato, un francobollo che lo celebra. Una rivalità che continua in ‘Chi ha incastrato Roger Rabbit?’ La Warner infatti concede i cameo di Bugs Bunny e Daffy Duck solo a condizione che avessero sullo schermo lo stesso tempo in scena di Topolino e Paperino.

Un’ultima curiosità: l’attore che gli diede la sua voce caratteristica, Mel Blanc (scomparso nel 1989), nel 1961 finì in coma per settimane dopo un incidente stradale e tornò cosciente, quando un dottore, iniziò a chiedergli «Bugs Bunny, come stai, oggi?».