I Tucci, milionari in fuga

Se almeno una volta, nella vostra vita avete sognato di vincere alla lotteria dovete conoscere i Tucci, perché loro ce l'hanno fatta, hanno vinto cento milioni di «euri», ma l'attimo d'ineffabile spensieratezza e d'inebriante allegria è durato pochissimo, come racconta Poveri, ma ricchi regia di Fausto Brizzi, interpretato da una schiera di attori conosciuti che in questi anni, hanno solcato al meglio il mare magnum della commedia. Ispirato al successo del cinema francese Les Tuche, protagonisti i cugini d'oltralpe dei Tucci, non solo nel nome ma anche nella povertà iniziale e nei modi genuini, anzi decisamente cafoni, Poveri, ma ricchi ha invece una storia tutta sua, come ci ha spiegato Fausto Brizzi a Roma alla presentazione del film: «In Francia se vinci tutti quei soldi alla Lotteria, finisci in televisione e diventi subito una star mediatica, invece in Italia, dopo lo shock del primo momento, devi entrare in clandestinità come un delinquente, altrimenti il fisco ti porta via buona parte della vincita e gli amici e i parenti ciò che ti è rimasto. Ma se tenti di difenderti, questi ultimi ti demoliscono a colpi d'invidie e gelosie». Così i Tucci, neo milionari, fuggono alla chetichella da Torresecca, piccolo borgo vicino Roma, dove il capofamiglia Danilo (Christian De Sica), intreccia mozzarelle, mentre Loredana, la moglie casalinga (Lucia Ocone) dà la caccia ai germi e ai numeri del Lotto, sino ad azzeccare il biglietto vincente che li porta via tutti, anche i figli: Tamara, cassiera al supermercato, e Kevi (senza n finale) il piccolo «genio» di famiglia; e la terribile madre di lei, Nicoletta (Anna Mazzamauro), col figlio maschio, Marcello, perito agrario fannullone (Enrico Brignano).