Il 2024 dei vegetariani

Anche nel 2024 il numero di vegani e vegatariani aumenterà, secondo ogni analisi non necessariamente di parte, ma aumenterà anche il consumo pro capite di carne. Una situazione paradossale, che ha spiegazioni diverse a seconda dei paesi di riferimento, e che non si può ridurre alla contrapposizione mediatico-politica del genere ‘VIP vegani contro il popolo che mangia carne’. Un tema attuale che dopo le festività natalizie è addirittura attualissimo, ricordando i troppi discorsi sul cibo fatti a tavola.
Veganuary
Da una decina d’anni è attualissima un’iniziativa a livello mondiale, con lo scopo di invitare le persone a provare almeno per tutto gennaio un’alimentazione vegana, magari anche soltanto in parte secondo la logica del meglio che vince sul bene assoluto. Nel 2024 testimonial di Veganuary sono Billie Eilish e Joaquin Phoenix, lo scopo è ripetere il successo del 2023 quando ben 700.000 persone hanno almeno provato il gennaio vegano o semivegano, con tanto di ricette consigliate da chef famosi che non hanno avuto difficoltà nell’inventare 31 menu senza carne, pesce o loro derivati. Queste iniziative hanno spesso sponsorizzazioni più o meno mascherate, ma non sembra questo il caso: di sicuro non ci sono imposizioni dall’alto e la prudenza dei governi nel trattare temi come l’allevamento intensivo, con tutto l’indotto economico che comporta, lo prova.
Dall'India alla Russia
Al di là delle parole, di quante persone stiamo parlando? Nel 2023 i vegetariani generici, cioè chi non mangia carne e pesce ma i loro derivati (latte, uova, formaggi, eccetera) sì, sono stati stimati in circa ilo 22% della popolazione mondiale, quindi 1,735 miliardi, mentre i vegani nel mondo sono sull’1%, quindi 79 milioni. Statistiche grezze, che vanno analizzate paese per paese, visto che si passa dall’oltre 30% di vegetariani in India al meno dell’1% di quelli in Russia, per distacco il paese meno vegetariano del mondo, insieme alla Spagna, al Portogallo e a gran parte dell’Europa dell’Est. Sul podio anche Messico e Brasile, con 19 e 14%, con una piccola parte dell’Europa (Germania e Italia su tutte) intorno al 10 ed una più (fra questi paesi Francia e Svizzera) in zona 5, comunque più del 4% che accomuna Stati Uniti e Cina.
Ideologia
Vince l’India anche fra i vegani, con il 9% della popolazione, ex aequo con il Messico e davanti al 5 di Israele. Anche nel mondo cosiddetto occidentale è difficile trovare percentuali di vegani sopra il 2%, quella di Germania e Regno Unito: negli Stati Uniti è l’1,5, in Svizzera, Francia, Italia e Spagna l’1, in molti paesi anche con un buon numero di vegetariani il veganismo duro e puro in pratica non esiste. Numeri che dimostrano che lo spazio mediatico dato a questo mondo è forse sproporzionato. Interessante è che soltanto nel 20,7% dei casi, secondo il rapporto Eurispes riferito all’Italia, la scelta vegetariana o vegana sia legata a motivazioni animaliste, a cui sommare un 23,1% di chi mangiando in questo modo intende rispettare animali e ambiente, ed un 11,2% di chi pensa soltanto all’ambiente. In altre parole, il 55% di chi compie questa scelta lo fa per ragioni ideologiche e non, ad esempio, per ragioni salutistiche.
Il paradosso della carne
La percentuale di vegetariani negli ultimi anni tende al rialzo nel mondo, scontrandosi con un paradosso, cioè con l’esplosione del consumo di carne, circa 7 volte maggiore rispetto a mezzo secolo fa. Secondo la FAO ogni essere umano ha mangiato nel 2022 in media 28,1 chili di carne, con situazioni molto diverse a seconda del paese. In testa a questa classifica ci sono gli abitanti di Hong Kong, con 137 chili di carne a testa in un anno, davanti a quelli degli Stati Uniti (124) e agli australiani (121). Da segnalare Spagna (100), Russia e Germania (87), Francia (83), Italia e Regno Unito (80), Svizzera (67) con il Bangladesh ultimo (3 chili…) ma non ultimo perché di tanti paesi poveri mancano le statistiche ed in certi casi lo zero è probabile. Curioso l’andamento di molte curve in Europa, che dopo i picchi di inizio millennio segnalavano verso metà degli anni Dieci una riduzione del numero di chili di carne consumati, prima di una ripresa avvenuta in questi ultimi anni. È anche il caso svizzero, con i 73 chili a testa del 2002, diventati 66 nel 2017 ed ora circa 68. In altre parole, i vegetariani stanno aumentando ma lentamente, e chi mangia carne tende a mangiarne un po’ di più.
VIP
Visto che il vegetarianismo in India è trainato dalla religione, si può dire che questa scelta sia da noi percepita come una scelta da VIP, o comunque da persona più avanti delle altre e che ci tiene anche a sembrarlo? In parte sì, essendo una delle tante spaccature fra città e provincia. Comunque l’elenco di potenziali testimonial è sterminato: cinema (Demi Moore, Kate Winslet, Natalie Portman, Leonardo Di Caprio, Joaquin Phoenix), musica, (Billie Eilish, Ariana Grande, Moby, Madonna, Paul McCartney, Jovanotti), politica (Bill Clinton), moda (Gisele Bundchen) e sport (Lewis Hamilton, Lionel Messi, Carl Lewis, Serena Williams). Non c’è bisogno insomma di risalire a Leonardo da Vinci o al Mahatma Gandhi. Certo è che questa scelta è diventata sempre meno una moda, come era qualche anno fa, e sempre più frutto di consapevolezza, per questo la percentuale di ‘convertiti’ aumenta così lentamente. Ma aumenta.