“Il Brad Pitt ticinese” si rinchiude nella macchina

LUGANO - Michael Casanova è pronto per una nuova avventura. L'uomo dalle mille sfaccettature - speaker di Radio3i, calciatore, volto televisivo, recordman, "Sex symbol", almeno secondo Luciana Littizzetto, che lo ha ribattezzato un "Brad Pitt centrifugato" durante la trasmissione della Rai "Che tempo che fa" - si è tuffato per la seconda volta nei panni del conduttore di "Nella macchina", la sfida lanciata con AMAG Lugano: un reality show ambientato in un'automobile che dal 30 settembre va in onda tutte le sere alle 19.30 su Teleticino.
Il conduttore del programma tutto ticinese ieri ha fatto parlare di sé per essere comparso in fotografia durante il programma televisivo presentato da Fabio Fazio, e la cabarettista italiana non ha perso l'occasione per commentare: "Questo, Michael, niente male! È una specie di Brad Pitt dopo tre cicli di centrifuga". L'ironia e il "savoir-faire" della Littizzetto non hanno risparmiato neanche il divano multicolore dello speaker di Radio3i, che sembrava - secondo la comica - un "Arlecchino scuoiato" (vedi suggeriti).
Dopo l'apprezzamento, il commento ironico della cabarettista sull'arredamento dello speaker, e il recente successo dei Blues Brothers nella trasmissione "Modalità Aerea", Michael si mette ancora alla prova, conducendo la sfida in cui 5 concorrenti si contenderanno la nuova Volkswagen Up in una gara di resistenza. I protagonisti dovranno rimanere per 5 giorni all'interno della vettura, e - una eliminazione dopo l'altra - l'ultimo concorrente rimasto vincerà l'auto.
Michael, innanzitutto raccontaci di come stai vivendo in questi giorni, sembra quasi che sia iniziata per te un'"età dell'oro", tra i Blues Brothers, "Modalità aerea", la Littizzetto e la conduzione di "Nella macchina", cosa ci puoi dire?
"Si è vero. Questo è per me un momento nel quale sto facendo tante cose, e fortunatamente va anche tutto molto bene. Ho molta creatività e sto cercando di superarmi sia con i Blues Brothers, che sono il mio presente e sicuramente anche il mio futuro, sia a livello personale. Mi piace molto sperimentare e pormi nuovi obiettivi, questo è il motivo fondamentale per il quale ho deciso di condurre 'Nella macchina' da solista".
Com'è invece indossare le vesti di quello che hai più volte definito "condurrente"? Immaginiamo che non sia facile presentare un programma e stare a stretto contatto con i partecipanti, diventando quasi uno di loro, cosa ci puoi dire?
"Quando si lavora in coppia è tutto più facile, nel senso che può capitare di impappinarsi con il collega e utilizzare l'ironia per uscirne, o magari sbagliare una parola e dunque subentra l'altro in soccorso: in squadra è tutto più dinamico. Soprattutto quando poi hai quell'intesa che ho io con Maxi B e che ha fatto dei Blues Brothers una coppia vincente.
Da soli invece le difficoltà aumentano. Il 'condurrente' deve innanzitutto fare i conti con se stesso, se sbagli non hai nessuno che ti aiuta a cavartela, dunque bisogna essere molto cauti e bisogna sapersi immergere nelle dinamiche della gara pur non facendone parte a tutti gli effetti. Spero di riuscirci nel migliore dei modi".
Nella trasmissione "Nella macchina" secondo te, quali "armi" deve avere a disposizione un concorrente?
"Io ho partecipato l'anno scorso e contro le mie aspettative ho riscontrato molte più difficoltà a livello mentale che a livello fisico. Se è vero che da una parte non è facile stare tante ore in uno spazio così ristretto, è anche vero che a livello mentale fai molta più fatica a tollerare le persone che hai a fianco. Io dopo tre giorni non ce l'ho più fatta, condividere uno spazio con qualcuno che non conosci e che per di più che non è compatibile con la tua personalità diventa veramente difficile.
Quindi se devo dire quale sia l'arma segreta risponderei: la tolleranza. Se riesci a tollerare i pregi e i difetti dell'altro, sicuramente hai una marcia più".
Michael, una domanda difficile ora, hai intenzione di invitare la Littizzetto a cena, e soprattutto, cambierai il divano?
"Sarebbe bellissimo - sostiene Michael ridendo - per me sarebbe una occasione imperdibile. Mi farebbe tanto piacere, ascolterei tutta la sua storia e coglierei qualche insegnamento, è una donna molto intelligente, e soprattutto spontanea e naturale. Se avessi la possibilità non rinuncerei di certo. Per quanto riguarda invece il divano, devo confessarvi che in realtà si trattava di un cuscino, ma non credo che cambierò il mio amato design. Comunque state tranquilli che Arlecchino non l'ho proprio toccato".
Scherzi a parte, vorremmo uno scoop in anteprima, bolle qualcosa di nuovo in pentola per il tuo futuro?
"Non posso anticiparvi nulla, siamo ancora in una fase intermedia di creazione, ma state sicuri che i Blues Brothers vi stupiranno presto. Se tutto andrà secondo i piani sarà qualcosa di sorprendente".