Il copyright è scaduto, il primo Topolino da oggi è di tutti

Ne avevamo parlato già nel 2022, intervistando il fumettista Francesco Artibani. Topolino, da oggi, è di tutti. Ma andiamo con ordine. Steamboat Willie, cortometraggio del 1928 celebre perché conteneva le prime versioni di Topolino e Minnie, è la pietra angolare su cui Disney ha costruito tutte le sue fortune. Ecco, quelle immagini – o meglio quelle versioni di Topolino e Minnie – sono ora liberamente utilizzabili negli Stati Uniti. E questo perché il copyright è scaduto. Tradotto: creativi come appunto i fumettisti possono rielaborare e utilizzare a proprio piacimento le prime versioni della coppia. Senza chiedere l'autorizzazione o sborsare cifre esorbitanti.
Attenzione, però: la Disney ha avvertito che le versioni più moderne del topo più famoso al mondo sono ancora protette dal diritto d'autore. «Naturalmente – ha dichiarato il colosso dell'intrattenimento – continueremo a proteggere i nostri diritti sulle versioni più moderne di Topolino e su altre opere che rimangono soggette a copyright». D'accordo, ma com'è possibile che i protagonisti di Steamboat Willie, ora, siano a disposizione di tutti? La risposta: la Legge statunitense sul diritto d'autore prevede che i diritti sui personaggi possano essere detenuti per 95 anni. Il che significa che i personaggi del primo, vero cortometraggio targato Disney sono entrati nel pubblico dominio oggi, lunedì 1. gennaio 2024. Questi personaggi, ancora, possono ora essere legalmente condivisi, riutilizzati e rielaborati. Senza incorrere in vertenze legali.
Le prime versioni di Topolino e Minnie sono solo due delle opere diventate di pubblico dominio, negli Stati Uniti, il giorno di Capodanno. Anche altri famosi film, libri, musiche e personaggi del 1928, improvvisamente, sono ora disponibili per il pubblico americano. Fra questi, citiamo la commedia romantica muta Il Circo di Charlie Chaplin ma anche il libro The House at Pooh Corner di A.A. Milne, che introdusse il personaggio di Tigro, Orlando di Virginia Woolf e L'amante di Lady Chatterley di DH Lawrence.
In Svizzera, volendo fare un paragone, la Legge federale sul diritto d’autore e sui diritti di protezione affini (consultabile qui) è un tantino differente. «Un’opera, fissa o meno, è protetta dal diritto d’autore dal momento in cui è creata» si legge nel testo. La protezione si estingue: 50 anni dopo la morte dell’autore per i programmi per computer; 50 anni dopo la produzione per le rappresentazioni fotografiche e le rappresentazioni di oggetti tridimensionali ottenute con procedimenti analoghi a quello della fotografia che non presentano un carattere originale; 70 anni dopo la morte dell’autore per ogni altro genere di opere.
La Disney, in passato, ha rischiato più volte di perdere i diritti d'autore sui suoi cartoni animati originali. Ha anche beneficiato di proroghe del Congresso per continuare a disporre delle proprie opere, fino a ottenere gli attuali 95 anni. La Legge è stata addirittura ribattezzata, con amara ironia, Mickey Mouse Protection Act, a conferma degli sforzi compiuti dall'azienda per estendere i termini del copyright e, di fatto, per impedire che le opere targate Disney diventassero di dominio pubblico. Non solo, proprio in vista di questo «liberi tutti» (o quasi) la stessa Disney da tempo aveva registrato separatamente Topolino come marchio e come mascotte aziendale. In altri termini, nessuno si azzardi a produrre merchandising con l'effigie di Mickey Mouse senza specificare che non sta vendendo prodotti Disney. Sarà possibile, questo sì, utilizzare Topolino in contesti differenti: il riferimento è a Winnie the Pooh, diventato di dominio pubblico e inserito in un horror, Blood and Honey. Ma fino a un certo punto, secondo gli esperti, proprio perché la questione del marchio potrebbe comunque emergere.
La Disney, verosimilmente, cercherà di mantenere un basso profilo anche perché, Ron DeSantis insegna, è diventata in questi ultimi mesi un autentico parafulmine politico a livello di cultura pop. Allo stesso tempo, tuttavia, cercherà di proteggere i suoi personaggi più identificabili, Topolino e Minnie, da usi impropri o, nella migliore delle ipotesi, eccessivi. Un portavoce del colosso ha dichiarato alla BBC che, sin dalla sua prima apparizione nel 1928, la gente ha associato il personaggio di Topolino all'azienda. «E questo non cambierà quando i diritti d'autore del film Steamboat Willie scadranno» ha aggiunto. «Le versioni più moderne di Topolino non saranno influenzate dalla scadenza dei diritti d'autore di Steamboat Willie, e Topolino continuerà a svolgere un ruolo di primo piano come ambasciatore globale della Walt Disney Company nelle nostre narrazioni, nelle attrazioni dei parchi a tema e nel merchandising». L'azienda, infine, ha aggiunto che «lavorerà per salvaguardare la confusione dei consumatori causata da usi non autorizzati di Topolino e degli altri nostri personaggi iconici».