La recensione

Joe Dallas & The Monks: da Giornico con energia

Nuovo singolo «Get Out» per la band ticinese che si muove in un mondo fatto di funk, soul con una spruzzata di jazz
Quinto Regazzoni
14.04.2021 18:42

«Il viaggio di Joe Dallas & The Monks inizia nella bella Giornico e prosegue in tutto il Ticino, raccogliendo frammenti qua e là. Tastiera, chitarra, basso, batteria e tre voci che si alternano come le stagioni. Joe Dallas & The Monks raccontano un ricco mondo musicale di funk, soul e l’occasionale influenza jazz, che ti farà venire voglia di ballare e sorridere». Questo breve incipit è tratto dalla descrizione presente sui canali digitali della giovane formazione ticinese (attiva dal 2018) che in questi giorni ha pubblicato un nuovo singolo, Get Out e che per questa nuova uscita ha ulteriormente arricchito il suo organico, già numericamente importante.

Attualmente sono infatti 12 gli elementi che compongono la band e la potenza di suono che ne consegue è una diretta conseguenza della perfetta e precisa gestione di un numero così elevato di protagonisti, tutti dotati di una formazione e di una capacità di linguaggio musicale tali da rendere potenzialmente facile l’unione e l’amalgama. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. E in questo caso il mare è proprio quello che hanno messo in mezzo Joe Dallas & The Monks. Per la realizzazione di questo nuovo singolo la formazione capitanata dal chitarrista Daniel Macullo ha allargato ancor più il suo abbraccio, valicando lo stretto della Manica e arrivando a inglobare nel proprio organico il giovane trombettista londinese Tom Walsh, che si aggiunge alla già importante sezione fiati composta da Olmo Antezana e Mirko Roccato (i due sax local), ai quali vanno aggiunti gli spagnoli Juan Munguia (tromba) e Lolo Garcia (sassofono contralto). Tutte collaborazioni che nascono in maniera naturale e organica dato che loro stessi si definiscono una «famiglia allargata libera». Famiglia alla quale va aggiunto anche il polistrumentista meneghino Giovanni Ghioldi che in Get Out ha assunto il ruolo di chitarrista addizionale che va a completare la formazione insieme ai già citati capobanda ed elementi della sezione fiati e agli altri elementi già presenti nella band, Marco Cuzzovaglia (batteria), Silvano Detomaso (percussioni), André Sampaio (basso), Matteo Ballabio (piano e tastiere), le voci di Giordana Lang, Thais Gomes e Davide De Vita senza dimenticare l’importante apporto tecnico di Jonas Macullo.

l risultato è un brano compatto e d’impatto, che fa della precisione e della sincronia la sua più grande forza, riuscendo contemporaneamente ad amalgamare, alternare e allo stesso tempo mettere in evidenza le varie sfaccettature presenti nei tanti talentuosi elementi che compongono la band. Ascoltando Get Out torna alla mente un celebre slogan ormai vecchio di qualche decennio che in questo caso calza a pennello e che dice «la potenza è nulla senza il controllo». Anche in questo caso, come per il prodotto che il citato slogan reclamizza, il controllo finisce per trasformarsi in una marcia in più, che permette ai vari musicisti della band di dialogare e di accrescere vicendevolmente le qualità dei singoli, dando ulteriore benzina al motore di un mezzo che dimostra di avere tutti le caratteristiche per non solo proseguire il tracciato a velocità sostenuta, ma di riuscire a mantenere questa velocità anche sulla lunga distanza.