Il caso

La Calabria secondo EasyJet: «Terra di mafia e terremoti»

La pubblicità, apparsa e poi rimossa sul sito della compagnia aerea, ha suscitato indignazione - Le scuse: «Faremo un’indagine interna»
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Red. Online
23.06.2020 11:52

«Per un assaggio autentico della vivace vita italiana, niente di meglio della Calabria». Per il mare? La buona cucina? Il calore della popolazione? Macché. «Questa regione soffre di un’evidente assenza di turisti a causa della sua storia di attività mafiosa e di terremoti». Lo strano messaggio promozionale è apparso sulla pagina di EasyJet. La compagnia aerea proseguiva così nella descrizione della Regione: «La Calabria soffre la mancanza di città iconiche come Roma o Venezia capaci di attrarre i fan di Instagram. Ma se cerchi un piccolo assaggio della dolce vita, senza troppi turisti, allora sei nel posto giusto. Arrampicati fino alla città di montagna di Morano Calabro per panorami mozzafiato e case bizzarre costruite su cime, che dovrai vedere per credere. Potrai essere tra i pochi turisti a conoscere e apprezzare veramente i tre spettacolari parchi nazionali di questa regione».

Immediate le polemiche, ma c’è anche chi ha voluto scherzarci su. La pagina Facebook «Lo Statale Jonico» ha risposto così alla compagnia low cost: «Grazie agli amici di EasyJet per la splendida descrizione, ma ci teniamo a precisare - per amore di onestà - che abbiamo anche dei difetti».

«Ci scusiamo con i calabresi»

La compagnia si è poi scusata, facendo anche sapere di aver avviato un’indagine interna per far luce sull’accaduto. «EasyJet si scusa apertamente con tutti i calabresi e la Regione Calabria per la descrizione contenuta nella scheda informativa all’interno del sito. L’intento originale del testo era sottolineare quanto la Calabria sia sottovalutata all’estero da un punto di vista turistico», si legge nella nota. La Calabria «è una terra per noi molto importante, che amiamo e che promuoviamo da sempre con numerosi voli su Lamezia Terme. Ne è una dimostrazione anche il fatto che il primo volo del 15 giugno – che coincide con il ripristino delle operazioni post lockdown – è stato quello verso l’aeroporto di Lamezia Terme. Abbiamo provveduto immediatamente a rimuovere il testo in questione e avviato un’indagine interna per capire l’accaduto e fare in modo che non accada mai più».