La crisi di Biasca non dipende dalle FFS, lo dice il Consiglio federale
Il rapporto del Cons. federale
sulla situazione di Biasca
Berna, 21 (Resp.) – Alcuni giorni fa il Consiglio federale ha trasmesso al Consiglio di Stato del Canton Ticino il suo rapporto in risposta alle proteste sollevate dalla popolazione e dal Consiglio comunale di Biasca. Apprendiamo da fonte attendibilissima che il Consiglio federale nel suo rapporto contesta energicamente che il disagio della popolazione biaschese dipenda unicamente e in maggior parte dalla soppressione delle officine delle F. F. e dal licenziamento di personale da parte delle F.F.
Il Consiglio federale attribuisce ad innumerevoli altre cause la deplorevole situazione del comune di Biasca. Un aiuto federale al comune di Biasca è assolutamente impossibile secondo il rapporto del Consiglio federale perchè esso costituisce un caso di precedenza per altri comuni che si trovano pure in pessime situazioni economiche. Il Consiglio federale cita come esempio il comune di Tavannes nel Giura bernese.
Il Consiglio federale dichiara però di essere disposto, d’accordo con le F. F., ad aiutare il fiorire di industrie nel comune di Biasca, facendo delle concessioni di terreno e di locali e fors’anche unendo questi terreni con la stazione ferroviaria per mezzo di un binario. Inoltre il Consiglio federale si dichiara disposto a fare delle facilitazioni a queste nuove industrie.
Berna, 21 (Resp.) – Apprendiamo che un gruppo di capitalisti svizzeri ha rivolto una domanda al Dipartimento federale delle ferrovie per costruire a Biasca una fabbrica di vagoni ferroviari, che permetterebbe di migliorare la situazione economica della popolazione biaschese.
Berna, 21 (Resp.) – Apprendiamo da fonte sicura che nelle alte sfere ferroviarie si ritiene superflua la costruzione di una nuova fabbrica di vagoni in Isvizzera, essendo che le fabbriche già esistenti sono largamente sufficienti a coprire il bisogno del paese.
Il governo italiano contro la massoneria
Roma, 22 ag – Il consiglio della massoneria di rito scozzese ha diretto alle sezioni di tutta Italia una circolare nella quale, dopo aver dichiarato di aver preso visione del disegno di legge presentato alla Camera sulle associazioni segrete, dice fra altro che i prospettati provvedimenti non riguardano il proprio ordine, il quale da anni invoca la legalizzazione della sua situazione, non essendo una società segreta, nè tanto meno una setta segreta, in quanto ha sempre desiderato di trovarsi nella identica posizione in cui si trovano, in cospetto dello Stato, le massonerie regolari di gran parte del mondo.
Rappresaglie turche contro i greci
Londra, 22 ag – Si manda da Costantinopoli che il governo turco ha ordinato delle misure di rappresaglia contro i greci. Tutti i sudditi greci dimoranti a Costantinopoli saranno arrestati.
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