Vita da cannes

La Palma d’oro ha un favorito: Pedro Almodóvar

La rubrica del nostro inviato sulla Croisette
(Foto Keystone)
Antonio Mariotti
23.05.2019 16:23

Che sia la volta buona? Che la giuria guidata da Pablo Gonzalez Iñarritu sia quella in grado di mettere fine a una lunga serie di insuccessi (o di mezzi successi) consegnando finalmente la Palma d’oro nelle mani di Pedro Almodóvar grazie alla sua ultima opera Dolor y Gloria? Molti se lo augurano qui a Cannes e in effetti il film del cineasta madrileno rimane in testa ai pronostici, nonostante manchino ancora quattro opere all’appello tra cui Il traditore di Marco Bellocchio. Almodóvar ha però la sfortuna di aver realizzato il suo miglior lungometraggio da almeno un decennio a questa parte in un’annata in cui Thierry Frémaux è riuscito a mettere insieme un concorso di altissimo livello nell’ambito del quale non mancano certo gli avversari agguerriti.

Uno dei principali contendenti si chiama Terrence Malick che con A Hidden Life è tornato a raccontare una storia «concreta» senza per questo rinunciare agli stilemi del suo cinema che si vuole etereo, spirituale e votato alla riflessione che va oltre la narrazione pura e semplice. C’è però anche chi scommette su due film francesi: Les Misérables dell’esordiente Ladj Ly che in maniera poco convenzionale ma estremamente efficace mette sotto gli occhi dello spettatore la frattura che attraversa tutta la società francese di oggi; e Portrait de la jeune fille en feu della regista Céline Sciamma in grado di unire passato e presente in una storia d’amore delicata e sofferta e che costituirebbe solo la seconda Palma d’oro al femminile dopo quella assegnata a Jane Campion nel 1993 per Lezioni di piano. L’anno dopo fu invece un giovane regista americano emergente ad assicurarsi il massimo riconoscimento con il suo Pulp Fiction. Quello stesso Tarantino che ha presentato nei giorni scorsi a Cannes Once Upon A Time in Hollywood che ha diviso la critica ma che potrebbe aggiudicarsi la Palma per la miglior interpretazione maschile ex-aequi a Leonardo DiCaprio e a Brad Pitt.

Insomma, Pedro Almodóvar parte con qualche lunghezza di vantaggio ma ha davanti a sé un percorso non certo privo di ostacoli. Domani sera il verdetto chiarirà (forse) tutto.

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