Le spensierate e sane vacanze dei piccoli scout in quel di Banco

Cronaca Cantonale
I «lupetti» a Banco
Nelle mie peregrinazioni nei paeselli del Malcantone, ebbi sovente occasione di scorgere un gruppo di vispi ragazzetti che, sorridenti, sempre accompagnati, scorrazzano per questa magnifica plaga. Sempre marciando, discorrevano, scherzavano, ridevano tra loro; alcune volte si rincorrevano per brevi tratti, pur senza allontanarsi troppo dal gruppo che fermavasi finchè, ad un ordine chiaro e vibrato, si riordinavano formando un microscopico esercito di soldatini. Sapevo di già dall’egr. prof. Bariffi che anche quest’anno i «lupetti» avrebbero passato un mese di vacanza a Banco, e quindi li avevo aspettati, e con me tutta la popolazione, che sorrideva loro benignamente.

Un giorno volli visitare il loro accampamento. Ricevuto cortesemente dalle due Signorine che con vero amore ed abnegazione dirigono e custodiscono quella vispa compagnia, ammirai l’ordine, la pulizia che riscontrai ovunque. È situato alla «Selvatica», ridente grotto di proprietà del sig. Zarri Domenico di Banco – maestro tiratore che anche in questi giorni seppe tener alto il nome ticinese – in spaziosi locali con acqua, luce in abbondanza, all’ombra di maestosi pini, platani e larici, dove vispe creature possono godere giorni indimenticabili. I piccoli «lupetti» erano puliti e si mostrano contenti tanto dal soggiorno quanto dal trattamento. I loro volti poi, divenuti un po’ abbronzati dal sole, incominciavano ad acquistare quel colorito che generalmente riscontrasi nei nostri contadini sani e robusti.

Io, davanti a quella floridezza di vita e salute, ripensando ad altri volti pallidi e sparuti che alcune volte riscontransi nelle nostre città in questi mesi del massimo caldo, mi dicevo quanto bene possono fare alcune settimane di vita all’aperto, tra campi, boschi, colline; quante esistenze potrebbero essere rapite a malattie che troncano tante giovani vite, se tutti i piccoli dei nostri centri industriali potessero godere tutti gli anni un mese di soggiorno così salubre e confacente al loro brio. Non potevo trattenermi qui dal dire: «Cari fanciulli, ritemprate il vostro cuore e lo spirito vostro all’ombra dell’incantevole vostra dimora, per sentirne poi i benefici effetti quando ritornerete ai nostri cari, ed alle vostre scuole».

E voi genitori, dormite sonni tranquilli. I vostri figli sono tutti sani e vispi, veri «lupetti». Non dimenticate mai coloro che ebbero una così buona idea, come pure le Signorine che vollero sostituirsi a voi in questo tempo.

Dr. Masina

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