L’emozionante saluto artistico alla villa in ristrutturazione
Il «Dul-tson-kyil-khor» è una tecnica tibetana con la quale si creano con la sabbia dei mandala colorati. I quali, dopo lunghi giorni, talvolta settimane, per disegnarli vengono completamente distrutti. Una cerimonia che all’apparenza può sembrare a dir poco strana, ma che in realtà celebra il non attaccamento alle cose, facendo capire che nulla dura per sempre in quella grande ciclicità rappresentata dalle nostre esistenze.
Sebbene lo spirito sia molto simile, non sarà però la tradizionale arte tibetana bensì quella di alcuni dei migliori artisti contemporanei internazionali a riempire di colori, luci ed effetti la villa in stile liberty di via al Lido 9 a Viganello. Un’azione artistica per celebrare la ristrutturazione della villa luganese, una delle ultime ad essere sopravvissute all’urbanizzazione, a volte scriteriata, vissuta dal quartiere negli ultimi decenni.
«Di solito si organizzano le feste quando le case vengono ultimate, noi invece volevamo onorare e ringraziare l’abitazione prima della ristrutturazione per tutta la sua storia e il suo vissuto – racconta Veronica Barbato, fotografa e organizzatrice dell’evento del 19 e 20 febbraio – Abbiamo proposto l’idea ai nuovi proprietari che hanno accettato con entusiasmo».
Come anticipato da Barbato, non è solo la bellezza, ma anche la storia della villa a dare ancora più significato all’atto performativo: «La casa ha un forte legame con l’arte, inizialmente era di un pittore e poi per molti anni è stata la casa-bottega di una coppia di collezionisti e galleristi. Peraltro i prossimi abitanti sono musicisti: per questo, nonostante la ristrutturazione, l’essenza e l’anima artistica dell’abitazione continuerà a vivere».
L’evento, nato in origine per essere un semplice ritrovo di amici, ha avuto in breve tempo un’evoluzione «karmica», per tornare in tema di filosofia orientale: «Col passare dei giorni si sono aggiunti sempre più artisti e l’interesse è stato sempre più forte. Non pensavamo di poter generare tutta questa attenzione, ma ci fa piacere constatare che ci sia così tanta voglia di arte e di incontro!».
E in effetti i nomi che parteciperanno alla due giorni di performance artistiche è di tutto rispetto: dallo spagnolo Teo Vazquez a Mustafa Sabbagh, che il critico d’arte Peter Weiermair ha definito come uno dei fotografi più influenti al mondo. Passando per Alex Dorici, ticinese d’adozione che si sta imponendo come uno dei più interessanti artisti nel panorama europeo e che ha preparato un’installazione esclusiva, con degli effetti fluorescenti decisamente suggestivi, per un suo personale omaggio alla villa: «Ho voluto usare il mio stile e i miei materiali per dialogare non solo con l’architettura della casa ma anche con quella circostante. Ho già partecipato ad un’azione artistica nel 2013, per i lavori a Villa Ambrosetti a Gentilino, e sono contento di essere coinvolto anche in questa, dove celebreremo il cambio di identità dell’abitazione e dove avremo la possibilità di giocare con gli spazi che avremo a disposizione».
Per assistere all’azione artistica, che è senza titolo («volevamo che rimanesse tutto nel segno della libertà più pura», spiega l’organizzatrice), è necessario contattare Veronica Barbato alla mail [email protected]