La recensione

Mattak e lo scatto d’orgoglio del Ti-rap

Con il nuovo singolo «L’Antagonista» il rapper di Comano dichiara guerra alla scena italiana
Il rapper Mattia Falcone, in arte Mattak.
Quinto Regazzoni
20.05.2021 06:00

«Ho voluto fare un pezzo nel pieno delle mie skillz per preannunciare il mio primo disco ufficiale, sottolineare quanto io mi distingua stilisticamente dal resto della scena e per evidenziare che, nel rap italofono, esiste anche la Svizzera». Il commento di Mattak (Mattia Falcone) alla pubblicazione del singolo L’Antagonista (disponibile sulle principali piattaforme di streaming) ci arriva di rimbalzo da oltre confine. Allegata a queste parole anche una sentenza finale, che condividiamo completamente.

Ci possiamo girare attorno quanto vogliamo ma alla fine, forse, c’è voluta proprio una pandemia per tirar fuori un disco dal rapper ticinese più seguito degli ultimi anni. Per quanto possa sembrare ormai un cliché, duole ammetterlo, è molto probabile che la faccenda sia andata proprio così, anche perché gli elementi ci sono tutti. Un giovane artista di talento che da qualche anno sforna una serie di singoli fortunati, tante collaborazioni che portano a tanti live e la promessa mai mantenuta di un disco di debutto ufficiale. Quando poi tutto questo subisce uno stop improvviso e il talento in questione si ritrova, per un lungo periodo, senza lo sfogo delle esibizioni dal vivo ecco come, forse, può essere arrivata la scoperta. Una grossa fetta di quel tempo adesso la si può dedicare a tutti quei file aperti ma mai chiusi o completati, a tante di quelle idee che stavano, un po’ lentamente, trovando la loro giusta collocazione.

Ed è qui che è arrivato l’annuncio del disco, insieme a quella che è a tutti gli effetti una dichiarazione di guerra alla scena rap italiana. Una guerra mossa per imporre l’appartenenza della scena rap della Svizzera italiana nel panorama italico, dal quale dipende e dal quale è spesso tagliata fuori. Le cose però sono un po’ cambiate e il talento che c’è sul nostro territorio sta diventando sempre più difficile da ignorare. Con L’Antagonista, Mattak ha deciso di renderla una realtà inoppugnabile. E per farlo ha messo sul piatto tutta la tecnica che l’ha portato fino a qui, la stessa tecnica che gli è valsa il posto nel Machete Mixtape III nell’ormai lontano 2014 e che da allora lo sta trascinando lungo la sua carriera. Il singolo non farà parte dell’album annunciato per il mese prossimo, però è il primo passo verso quell’obiettivo che in tanti prima di lui si erano prefissati e che in pochi sono riusciti a raggiungere: fissare stabilmente e indiscutibilmente Lugano sulla mappa del rap italiano. Sia chiaro a tutti: se non vi piace il rap questo brano non vi farà di certo cambiare idea. Il linguaggio contenuto è quanto di più esplicito ci possa essere e non adatto a chi non conosce o apprezza i meccanismi che muovono questo universo musicale. Se al contrario tutto questo vi piace, L’Antagonista vi farà sobbalzare più volte, rinvigorendo l’amore per il Rap.