Angelina Mango, da Sanremo a Malmö, con vista su Bellinzona: «A Eurovision altro che noia»
La prima semifinale dell'Eurovision Song Contest ha già regalato grandi emozioni e le prime impressioni su chi possa essere candidato alla vittoria finale (in particolare Ucraina, Regno Unito e Croazia). Ma adesso c'è grande attesa per la diretta di questa sera, dove lo svizzero Nemo cercherà di accedere alla gran finale, prevista il prossimo sabato.
Ovviamente però le attenzioni dei ticinesi saranno rivolte anche verso un'altra delle artiste che si esibiranno stasera a Malmö. Dopo la vittoria al Festival di Sanremo, Angelina Mango porterà infatti «La Noia» all'Eurovision. La sua performance sarà seguita con grande interesse, anche perché tra poco più di un mese, esattamente il 27 giugno, la cantante lucana sarà protagonista della serata di Castle on Air a Bellinzona.
«Sono rimasta sorpresa dall'atmosfera che si vive all'Eurovision - racconta Angelina al Corriere del Ticino, a poche ore dalla sua esibizione -. Non mi aspettavo di vedere fan stranieri che conoscono le parole della mia canzone. Tutto questo entusiasmo mi sta dando una grande carica: non vedo l'ora di cantare su quel palco che è semplicemente pazzesco».
Da Sanremo a Malmö, questi tre mesi sono stati tutto tranne che noiosi... «È stato come vivere in un frullatore. Ho lavorato tantissimo per potermi esprimere al meglio in tutte e due le manifestazioni. Ma vivo questo impegno con grande piacere, anche perché è interessante confrontare le differenze tra il Festival e Eurovision: il primo è sicuramente più veloce e intenso rispetto al secondo, dove le esibizioni sono solo due. Ma il livello di attenzione ai dettagli che c'è qui in Svezia è sorprendente, si percepisce l'importanza e la grandezza dell'evento».
Come vivi il rapporto con gli altri artisti in gara? «In questi giorni non sono tante le occasioni per incontrarci, ma i momenti in cui incontri cantanti provenienti da altri paesi è fantastico: è emozionante realizzare come effettivamente la musica possa essere un linguaggio universale, che va oltre qualsiasi differenza di lingua e cultura, in fondo è questo il grande senso di Eurovision. Ho anche avuto la possibilità di conoscere il »vostro« Nemo: un ragazzo davvero simpatico e affettuoso. Mi piace molto la sua canzone, spero di vederlo in finale sabato».
A proposito di Svizzera, il prossimo 27 maggio ti vedremo a Bellinzona. «Ho visto le immagini di Castelgrande, è un posto spettacolare! Non vedo l'ora di poterlo vedere dal vivo: ho in mente un concerto suggestivo, dove porterò alcune sorprese, tra cui qualche inedito. E, ovviamente, La Noia».
Come si è sviluppato il rapporto con questa canzone, che è entrata in maniera così importante nella tua vita? «Durante la settimana del Festival la vivevo un po' come una novità, cercando di cogliere anche le reazioni del pubblico che la sentiva per la prima volta. Ma con il tempo è cresciuta assieme a me, con una diversa consapevolezza. Se prima la vedevo in modo più introspettivo, adesso invece voglio che faccia emergere ancora di più quella potenza e voglia di riscatto di cui neanche io all'inizio mi ero resa conto che avesse. Per questo vedrete un'esibizione energica, che esprimerò sia con la voce che con il corpo».
Cosa vorresti che rimanesse della tua esibizione al pubblico? «Semplicemente, la verità. Una ragazza che vive appieno la musica e che cerca di usarla per raccontare i suoi pensieri e le sue emozioni in piena libertà. Dicendo quello che vuole, vestendosi come vuole, senza barriere e confini. Proprio come l'Eurovision».
Per maggiori informazioni sull'edizione 2024 di Castle On Air, che vedrà la partecipazione di Angelina Mango, clicca qui.