Angelina Mango vince il Festival di Sanremo

Angelina Mango ha vinto il Festival di Sanremo con il 40.3% delle preferenze totali, considerando le tre giurie (televoto, sala stampa, giuria delle radio).

Al secondo posto Geolier si è fermato al 25.2%, al terzo Annalisa a quota 17.1%. Poi Ghali con il 10.5% e Irama con il 6.9%.

«Siete matti, grazie di cuore all'orchestra, a te Amadeus, a Fiorello, al mio team, a mia madre, a mio fratello, alla mia famiglia, grazie che siete venuti», ha detto a caldo e tra le lacrime Angelina Mango, l'artista 22.enne, figlia di Pino Mango e Laura Valente, che ha vinto il Festival di Sanremo.

Angelina Mango vince la 74.ma edizione del Festival di Sanremo. Al secondo posto Geolier.

Completa il podio Annalisa. Ghali e Irama sono rispettivamente quarto e quinto

Il premio della critica a Loredana Bertè.
Sala stampa Lucio Dalla ad Angelina Mango.
Il premio Sergio Bardotti per il miglior testo a Fiorella Mannoia.
Premio Giancarlo Bigazzi per la composizione musicale ad Angelina Mango.

Ecco la classifica finale, dall'ultima alla sesta posizione, di questa edizione del Festival. A contendersi la vittoria finale saranno Angelina Mango, Geolier, Annalisa, Ghali e Irama.

6- Mahmood
7- Loredana Bertè
8- Il Volo
9- Alessandra Amoroso
10- Alfa
11- Gazzelle
12- Il Tre
13- Diodato
14- Emma
15- Fiorella Mannoia
16- The Kolors
17- Mr. Rain
18- Santi Francesi
19- Negramaro
20- Dargen D'Amico
21- Ricchi e Poveri
22- BigMama
23- Rose Villain
24- Clara
25- Renga Nek
26- Maninni
27- La Sad
28- BNKR44
29- Sangiovanni
30- Fred De Palma

Rose Villain era partita più che bene. Bella, simpatica, con una gran voce. «Click boom» funzionava. Poi è affondata come il Titanic nella serata delle cover. Come ha fatto a non rendersi conto che non funzionava nulla nel duetto con Gianna Nannini rimarrà un enorme mistero. Rimandata al prossimo Sanremo. VOTO 5,5

Pure peggio delle due esibizioni precedenti. Quella dei Bnkr44 è una lenta agonia musicale. L'unica cosa positiva della loro interpretazione di «Governo Punk» è che se tutto va bene non la sentirò mai più. Sono così punk che due di loro si sono addirittura tolti la maglietta a fine esibizione. Una cosa mai fatta, sono proprio dei cattivoni ingestibili. L'unico momento simpatico della loro settimana sanremasca è stata la serata delle cover con «Ma quale idea». VOTO 3 (2+1 punto di bonus per la cover)

Lasciate stare la classifica. Clara esce benissimo da questo Festival. Personalità e simpatia da vendere, in un brano riuscito che sentiremo spesso in radio. Torna a Varese con il Premio Enzo Jannacci Nuovo Imaie 2024, decisamente non male. VOTO 7

Vestito come Wally, Sangiovanni ci sfinisce con la sua «Finiscimi». Terribile. Peraltro non è neanche riuscito ad ingraziarsi la sala stampa: ogni conferenza un vero e proprio strazio, con discorsi contraddittori ai quali rispondeva stizzito ad ogni richiesta di chiarimento. VOTO 4

Dire che questi siparietti di Fiorello siano tediosi è poco. Perché allungare il brodo così, come se la puntata non fosse abbastanza lunga già di suo? La cosa peggiore però è un gruppo di donne due file dietro che ride sguaiatamente ad ogni battuta. Non le chiamo giornaliste semplicemente perché durante la settimana non si sono mai viste e non sembra che stiano lavorando: sembra più un gruppo di ascolto... 

Si è ispirato nel suo nome d'arte a Brian De Palma. Probabilmente non quello di Scarface, ma quello che ha diretto l'orribile Il falò delle vanità. È un rapper che non sa rappare, un cantante che non sa cantare. Solo Amadeus sa quello che è. VOTO 2

Tutti pensavano che Mr.Rain sarebbe riuscito a entrare perlomeno nella top10, soprattutto dopo il quinto posto alla serata cover. E invece la classifica parziale lo vede molto in basso in classifica. La sua settimana comunque rimane positiva: la sua canzone la sentiremo tanto in radio e sui social. Ma soprattutto Mattia potrà continuare a essere il supereroe di tante persone in difficoltà. VOTO 7

Prima esibizione dei La Sad francamente allucinante. Poi sono cresciuti e hanno conquistato il pubblico, anche per la loro scanzonatezza. Chiamiamola così va. Totalmente folli, per questo perlomeno divertenti. Probabilmente l'errore più grande di questa sorta di Chipmunks pseudo punk è stato quello di affidarsi a Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari per il testo. Come sentire i Sex Pistols con un testo di James Blunt. In questo davvero autodistruttivi. Bello il discorso finale. VOTO 6

Pure la Rai ha continuato a sbagliare il suo nome per tutta la settimana. Questo purtroppo lascia intendere come il Festival di Maninni sia stato piatto. Che altro dire... VOTO 5

Continuo a pensare che quella dei The Kolors sia una bella canzone. Ma il popolo è sovrano e, se adesso si ritrovano tristemente a metà classifica, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Vedremo se i prossimi mesi faranno cambiare opinione agli ascoltatori. Adesso però tornano a casa con un pessimo risultato, senza poter neanche dire di essersi risollevati durante la serata delle cover. VOTO 5

Vestiti come i globuli rossi di «Esplorando il corpo umano», i Ricchi e Poveri ci regalano quel trash di cui avevamo bisogno. Fateli andare all'Eurovision, rendeteli patrimonio Unesco, c'è pure l'ambasciatore Lino Banfi in prima fila, potrà intercedere per loro. VOTO 10

Il braccio destro dei Santi Francesi nella loro lotta contro le magliette. Prossimo anno vi prego rendetele obbligatorie, davvero. Uno dei più grandi misteri di questo Festival: ma come ha fatto ad arrivare quinto. Interessante come si dichiari rapper e non faccia freestyle da quando aveva 10 anni. Quindi l'ultima volta aveva 16 anni. Rapper, già. VOTO (IL) TRE

Vestita come Neo di Matrix, Emma schiva i proiettili ma tuttavia perde il derby pugliese con Alessandra Amoroso. Sebbene preferisca la sua «Apnea», ma tanto in questa edizione ho sbagliato ogni pronostico possibile. La sua settimana rimane comunque positiva, tranne il duetto con Bresh francamente orribile. VOTO 6

Il grande momento di Geolier. Speculazioni e polemiche lasciano finalmente spazio alla musica. Che comunque c'è. Scandalo se vincesse il Festival? Per cortesia, gli scandali sono altri. Alcuni giornalisti protestano sul suo tentativo di arruffianarsi il pubblico, specie quando passa da Mara Venier e il figlio di Amadeus. Ma sinceramente è un'ottima prestazione, a coronamento di una grande settimana. VOTO 9

Vestita dallo stesso stilista di Annalisa, quindi molto poco, Angelina Mango emoziona ancora. E cade, incredibilmente ma non troppo: per come balla con i vestiti e le scarpe che usa è un miracolo che sia successo solo ora. Ma è così simpatica che questa gaffe non rovina affatto la performance. VOTO 9

«Non è vero che ci sono problemi con il televoto. Il numero di voti è impressionante, ma stiamo gestendo tutto. Non sarà disperso un solo voto». A sottolinearlo un portavoce Rai, intervenuto in sala stampa dopo le speculazioni di alcuni quotidiani.

Il look di Annalisa. Parliamone. O forse meglio di no. In sala stampa alcuni giornalisti sembrano gli allupati spettatori che si vedono durante le sfilate di Ciao Darwin. Alcuni dimenticano che c'è pure una canzone. Che sinceramente funziona. Ha fatto poche attività in città, mancando forse di empatia con il pubblico. Questo potrebbe esserle fatale per la classifica finale. Il suo vero successo sarà dopo il Festival, questa canzone la sentiremo tanto tanto tanto tanto. VOTO 8,5

Per Ghali una settimana a dir poco perfetta. In questo Sanremo non ha sbagliato assolutamente niente. Da Casa Ghali alla fantastica serata cover il livello di ogni cosa che ha fatto è stato sempre altissimo. Ma soprattutto ha portato in gara una canzone impegnata, che tocca il tema dell'integrazione da un punto di vista estremamente intelligente. Lo rivedremo assieme all'alieno per la finalissima a giocarsi il podio. VOTO 9

L'ennesimo buon Sanremo per Irama, che rischia di arrivare alla finalissima. Certo, se magari un giorno portasse una canzone leggermente più allegra sarebbe cosa gradita, perlomeno in sala stampa. Incredibilmente riesce sempre a trovare i partner peggiori per la serata cover: da Gianluca Grignani in uno stato alcolico interessante a Riccardo Cocciante in uno stato di ego altrettanto interessante. Prossima volta Arisa? Piccola nota a margine, oggi ero in diretta in una radio romana e uno degli ospiti era la sua versione imbolsita. Era pure vestito uguale. Non ho potuto fare a meno di segnalarlo a tutti i radioascoltatori romani. So che non è un aneddoto particolarmente interessante, ma ci ha fatto molto ridere in studio... VOTO 7

Qualcuno dica ad Alfa che la serata cover era ieri, non oggi. Perché allora canta gli One Republic? A parte questa polemica, che di fatto non è mai partita realmente, c'è da dire che il rapper genovese è autore di un grande Sanremo. Quinto alla serata cover, con annessi complimenti di Roberto Vecchioni, anche in sala stampa si è dimostrato simpatico, raccontando in modo non retorico le difficoltà subite da ragazzo, quando era vittima di bullismo. Ora i bulli lo guardano dalla tv, lui è in top ten in una delle edizioni più belle di Sanremo. «Sono i giorni più belli della mia vita» dice. Lo capiamo. VOTO 7,5

Personalmente la canzone di Alessandra Amoroso non mi piace. Tuttavia è palese che «Fino a qui» sia stato un successo sorprendente. Sfortunata nella serata cover, quando si è esibita subito dopo Angelina Mango, vedremo se sarà più fortunata con il televoto, arrivando magari nella top5. VOTO 6,5

Siamo in uno stato psicofisico tale che ogni parola che richiama il sonno la interpretiamo male. Fiorella Mannoia MaRiposa, ma lo faremmo volentieri anche noi. Si, sto delirano, fortunatamente mi tiene sveglia la bellissima voce della cantante, che con ogni probabilità termina il suo Festival. Classe e stile fino all'ultimo secondo, lasciando il palco con un «Restiamo umani». VOTO 7

Amato dalla sala stampa, meno dal pubblico che lo ha affossato in classifica. Diodato saluta Amadeus facendo capire che non ci spera neanche lui nella «remuntada». Ed è un peccato, perché «Ti muovi» è una delle canzoni più belle di questa edizione. Comunque vada, ci hai smosso emozioni: grazie. VOTO 7

Passato proprio vicino alla mia postazione, Roberto Bolle dal vivo è qualcosa di inspiegabile. Per un attimo abbiamo avuto tutti paura che si esibisse nel secondo capitolo del ballo del qua qua. 

Piccola riflessione: trovatemi un'altra cosa al mondo che può passare con inspiegabile nonchalance dall'ospitata di John Travolta allo spettacolo di Roberto Bolle. «Perché Sanremo è Sanremo» non è uno slogan, ma uno stile di vita.

Sono partiti piano per diventare una delle più belle realtà di questo Festival. I Santi Francesi hanno mostrato di essere qualcosa in più che i semplici vincitori di X Factor. Bella la voce di Alessandro De Santis, uomo che da tempo persegue la sua battaglia contro l'uso delle canottiere. La cover di Hallelujah assieme a Skin uno dei momenti più alti di questa edizione. Il gadget regalato alla sala stampa uno dei più carini, sebbene non abbia ancora idea di cosa sia esattamente. VOTO 8

Esiste un confine, invalicabile, tra l'informazione e la pubblicità. Tra le notizie e la comunicazione commerciale. Un giornalista non può mescolare le due cose, pena la perdita di credibilità. Però ci sembrava giusto farvi vedere cosa gli sponsor Rai ci hanno consegnato per tenerci svegli durante questa interminabile diretta...

Canzone profetica: ecco a cosa servivano i 5 cellulari di Mahmood. A votare Geolier. In effetti la mise sarebbe apprezzata in alcuni quartieri di Napoli. La prova del rapper in Tuta Gold è a dir poco spettacolare. Indipendentemente dal risultato finale, Mahmood ha dimostrato di essere uno dei più grandi talenti della musica italiana. Incredibile che non sia finito nella top 5 della serata cover. E in quella della classifica parziale. VOTO 8

Se Fiorello presenta così, finiremo alle 5 di mattina. Le risate forzate di Giuliano Sangiorgi indicative di quanto stia apprezzando le sue battute. Ad ogni modo, un Festival dolce negramaro per la band salentina. Ci aspettavamo molto di più: tutto molto caricato, quasi barocco. Peccato. Ricominciamo tutto Giuliano, andiamo con Renga e Nek alla sagra dell'asado, poi andiamo in spiaggia e cantiamo Battisti all'alba. Vi vogliamo di nuovo a Sanremo, ma meglio. Grazie però per gli auguri di buon matrimonio che avete fatto negli scorsi giorni alla nostra Jenny e suo marito Ben. VOTO 6

Ieri si lamentava di non aver visto il countdown per iniziare l'esibizione. Chissà cosa ha visto oggi con quegli occhiali. Grande Loredana Bertè. Pazza e criticata, questa volta nell'accezione positiva dei termini. Arriva a sorpresa in conferenza stampa improvvisando uno show divertentissimo: «Voglio andare in Svezia a Eurovision, solo per dare fastidio al mio ex marito». Ha detto che è il suo ultimo Festival, lo aveva già detto e si è smentita da sola. Speriamo continui così. Ti vogliamo bene. VOTO STANDING OVATION

Love is in the air. Talmente in the air che bisogna volare. Inaspettato successo in sala stampa per il trio. Tanto che alcuni giornalisti scherzando si sono dichiarati amministratori della pagina «Le bimbe del Volo». Per loro un Sanremo convincente, promossi a pieni voti. VOTO 7,5

Malumore di molti giornalisti che non riescono a votare al telefono. Ovviamente contro Geolier. Il loro astio verso il rapper napoletano è tale da portarli a fare una cosa che potranno fare comunque più tardi dalla sala stampa.

Non era facile riconfermarsi. Dargen D'Amico è comunque riuscito a essere uno dei protagonisti positivi del Festival. Non solo per Onda Alta, canzone decisamente riuscita. Ma anche per i suoi interventi contro la guerra dopo le varie esibizioni. Troppa retorica, dirà qualcuno. Probabilmente, ma intanto bisogna avere il coraggio per dirlo e lui ce l'ha. Serata cover un po' meh. Continua a baciare Mara Venier, uno dei grandi sogni di noi amanti del Festival. VOTO 7

A parte il taglio alla Lloyd Christmas, il protagonista di Scemo & più scemo, Gazzelle ha convinto il pubblico. Essendo anche uno degli artisti preferiti del nostro super-mega-galattico-direttore, non posso fare altro che incensarne le lodi. Serata cover non particolarmente ispirata, ma fantastico l'arrivo all'Ariston in Fiat Panda. In sala stampa lo ricorderemo anche per la sua ironia surreale. VOTO 10 e aumento stipendio

Rossa di rabbia. Ma non solo di quella, anche di un abito che le sta benissimo. Intervistata prima di Sanremo, avevo grandi aspettative su di lei per quanto riguarda la classifica. Non è andata così, ma Marianna ha comunque vinto il suo personale Festival, abbattendo ogni stereotipo possibile. Quando poi ha chiamato «Big Slave» Angela dei Ricchi e Poveri è stato un momento fantastico. Sorprendente anche l'esibizione di Lady Marmalade alla serata cover. VOTO 7

In Rai lo hanno capito: meglio far esibire subito Renga Nek, lasciandoli liberi di andare alla sagra dell'asado, innaffiando la loro serata di Vermentino. Farli esibire per ultimi ieri non era stata in effetti un'ottima idea. A parte le battute: il duo ha dato l'impressione di divertirsi, di essere al Festival non per competizione ma per la gioia di stare insieme, uniti dalla musica. E questo in fondo è un enorme successo, indipendentemente dalla classifica. Ora però, cari Filippo e Francesco, venite a prendermi in sala stampa che ce ne andiamo a mangiare brasato assieme. VOTO 6,5

Ecco la prima classifica provvisoria. Tutti gli artisti adesso si esibiranno e saranno valutati esclusivamente dal televoto del pubblico: la palla passa quindi a voi!

1 - Geolier
2 - Angelina Mango
3 - Annalisa
4 - Ghali
5 - Irama
6 - Mahmood
7 - Alessandra Amoroso
8 - Loredana Bertè
9 - Diodato
10 - Alfa
11 - Il Volo
12 - Emma
13 - Gazzelle
14 - Fiorella Mannoia
15 - The Kolors
16 - Il Tre
17 - Santi Francesi
18 - Mr.Rain
19 - Negramaro
20 - Ricchi e Poveri
21 - Dargen D'Amico
22 - BigMama
23 - Rose Villain
24 - Clara
25 - Maninni
26 - Renga Nek
27 - BNKR44
28 - La Sad
29 - Fred De Palma
30 - Sangiovanni

Inizia la competizione con tale Mameli, che propone il suo inno. Pretenzioso. Canzone poco festivaliera, peraltro la band con cui suona troppo impostata e con poca originalità. Pezzo che avrà poco successo radiofonico, non credo abbia le potenzialità per diventare un tormentone estivo. Nessuna possibilità di vittoria stasera. VOTO 6 sulla fiducia

Nota a margine: cari italiani, potete smetterla di urlare «Sì!» alla fine dell'inno? È una cosa da stadio che non bisogna usare per forza in ogni contesto.

Già da questa mattina si poteva capire che qualche giornalista era in cerca del proprio momento di visibilità. Interventi maldestri in conferenza stampa, polemiche inutili e tentativi di boicottare il percorso di alcuni cantanti. L'apice questa sera, con La Stampa che ha pensato bene di rompere l'embargo sulla vincitrice del premio della critica, che risulta essere Loredana Bertè. Complimenti.

È arrivato il momento della finale. Geolier il grandissimo favorito della vigilia, forte della vittoria alla serata cover, dovrà battere non solo i 29 colleghi in gara contro di lui, ma anche la sala stampa che ha tutta l'intenzione di coalizzarsi contro di lui. Riuscirà la strategia? È davvero presto per saperlo, anche perché prima ci sarà da vedere l'esito del televoto. Il pubblico sarà infatti protagonista della prima parte di questa serata che si preannuncia interminabile: secondo il programma, dovrebbe finire intorno alle 2.40. Bisogna rimanere svegli: tanto vale farlo insieme, seguendo la diretta del Corriere del Ticino! Che vi ammorberà con le sue pagelle, che questa sera valuteranno non solo la performance ma il percorso dei cantanti nell'arco di tutta la settimana.