Musica

Con il messaggio di Papa Francesco, Sanremo 2025 entra nella storia

«La musica è strumento di pace», ha detto il pontefice al pubblico dell'Ariston – Poi, l'esibizione della cantante israeliana Noa e della cantante palestinese Mira Awad, invitate a duettare in ebraico, arabo e inglese sulle note di «Imagine»
© KEYSTONE (EPA/ETTORE FERRARI)
Red. Online
12.02.2025 08:37

«La musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli». Nella platea dell’Ariston è calato il silenzio quando, poco prima delle 22, Carlo Conti, ha annunciato un ospite inedito: il Papa. Con un video – registrato nell'appartamento di Casa Santa Marta – non previsto nella scaletta, Francesco si è collegato con il pubblico della 75. edizione della kermesse musicale italiana per mandare un messaggio di pace, come quello intonato subito dopo dalla cantante israeliana Noa e dalla cantante palestinese Mira Awad, invitate a duettare in ebraico, arabo e inglese sulle note di Imagine, di John Lennon.

«Carissimo Carlo, ho ancora nel cuore il ricordo della Giornata Mondiale dei Bambini, lo scorso maggio, tu eri con noi con il calore umano che ti contraddistingue, in quel bellissimo momento allo Stadio Olimpico con i bambini di tutto il mondo», ha detto il pontefice all'inizio del videomessaggio. «Penso, in questo momento, a mia mamma che mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare. Pensando al tuo invito, penso direttamente ai tanti bambini che non possono cantare, non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta».

Quindi, il messaggio di pace del Papa: «Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile. Cercate di vivere delle belle serate e rivolgo un saluto a tutti coloro che sono collegati, specialmente le persone che soffrono, e a tutti voi, e che la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti. Sai, la musica può aprire il cuore all’armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione, facendoci impegnare per un mondo più giusto e fraterno».

Il festival, «scremato» di monologhi sociali, passa così alla storia per essere il primo a ospitare il videomessaggio di un pontefice.

Le due cantanti, una israeliana e l'altra palestinese, hanno emozionato la platea. Dopo l'esibizione canora, hanno lanciato un appello in italiano: «Vogliamo che l’intera famiglia umana viva in sicurezza, immaginiamo prosperità e riconciliazione e che fra un anno torneremo a festeggiare un vero accordo di pace».

Carlo Conti aveva introdotto la sorpresa video spiegando di avere scritto al pontefice per metterlo al corrente di «questo momento dedicato alla pace»: «È una persona che è nel cuore di tutti noi e che alza spesso la voce, grida al mondo per richiamare la pace. Io ho scritto se poteva mandare un suo pensiero per introdurre questo momento, ha fatto qualcosa di più», ha detto il presentatore. Per due volte ha quindi ripetuto «grazie Santo Padre» alla conclusione del filmato.

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