Il profilo

Ecco chi è Olly, il vincitore del Festival di Sanremo con «Balorda nostalgia»

Genovese, un passato come rugbista e un futuro da attore immaginato quando era bambino, Federico Olivieri in arte Olly ha guadagnato i riflettori grazie alla viralità dei social
©ETTORE FERRARI
Marcello Pelizzari
16.02.2025 08:30

I portali di scommesse, non a caso, lo davano fra i favoriti. Lui, Olly, con la sua Balorda nostalgia non ha tradito le attese. Anzi, ha sbaragliato la concorrenza. Aggiudicandosi la settantacinquesima edizione del Festival. Sanremo 2025, per il cantautore genovese, è stata la seconda esperienza dopo l'esordio nel 2023 con Polvere. Era un vincitore annunciato, considerando anche il seguito via social e fra i giovani, anzi giovanissimi, basti pensare alle esibizioni improvvisate dal balcone durante questa settimana sanremese, eppure non era scontato vederlo al primo posto. A maggior ragione se pensiamo alle esclusioni eccellenti fra i finalisti – Giorgia e Achille Lauro – o alla presenza di artisti come Lucio Corsi, esponente di un glam rock gentile e a tratti onirico, e Brunori Sas, rispettivamente secondo e terzo di questa edizione targata Carlo Conti.

Olly ha costruito il suo successo (anche) grazie al televoto, ottenendo il 31% delle preferenze, mentre Lucio Corsi si è fermato al 25,7%, Brunori al 16,6%. Fuori dal podio Fedez (20,5%) e Simone Cristicchi (6,1%). «Non sembra vero, sono contentissimo» ha detto, quasi stordito, questa notte mentre tutto intorno a lui si scatenava la festa. «Non so cosa dire, sembro preso male ma sono molto contento» ha aggiunto, con la sua erre moscia divenuta marchio di fabbrica. «Lucio sei un cantautore potentissimo. Ciao ma', ciao pa', è assurdo ma è successo». Unendo i puntini, ovvero includendo i voti della sala stampa e della giuria delle radio, il trionfo di Olly appare quantomeno risicato, se non sudato: il cantautore genovese si è imposto con il 23,8% di preferenze totali, tallonato da Lucio Corsi con il 23,4% e Brunori Sas con il 20,3%. 

Ma chi è, volendo sintetizzare al massimo, Olly? Classe 2001, al secolo Federico Olivieri, mamma magistrato e papà avvocato, il fresco vincitore di Sanremo 2025 ha studiato al conservatorio mentre ha scritto il suo primo, vero testo all'età di 15 anni. Si è fatto strada con una serie di collaborazioni – orientate inizialmente verso il rap – e diffondendo, via social e sulle varie piattaforme streaming, i suoi primi lavori. La svolta, quella vera, risale invece al 2022: il singolo Un'altra volta diventa virale su TikTok e, addirittura, supera i 5 milioni di ascolti su Spotify. L'Ariston, come detto, è stato il passo successivo, con la partecipazione nel 2023 dopo essere stato selezionato fra i primi otto finalisti di Sanremo Giovani da Amadeus con L'anima balla. Polvere il brano portato sul palco, anche se a guadagnarsi i titoli e, ancora, i post dei social era stata la sua esibizione con Lorella Cuccarini nella serata dei duetti e delle cover sulle note di La notte vola. Prima di ritornare a Sanremo, si è fatto strada fra le classifiche collaborando con Angelina Mango (Per due come noi) ed Emma Marrone (Ho voglia di te). L'album Tutta vita, del 2024, seguito di Gira, il mondo gira dell'anno precedente, è stato certificato disco d'oro debuttando direttamente al primo posto nella classifica degli album più venduti in Italia. 

Olly, in realtà, in cuor suo non avrebbe voluto fare il cantautore. Da piccolo, infatti, sognava un futuro come attore o, parallelamente, come rugbista. Voleva essere un duro, per dirla con Lucio Corsi, e invece si è ritrovato a mettere in musica la sua vita. Se è per questo, da bambino non guardava nemmeno il Festival. Tra i suoi «primi» ricordi legati alla kermesse sanremese, per dire, ci sono Soldi di Mahmood e Come saprei, «un bellissimo brano di Giorgia che però ho recuperato dopo» come ha spiegato in un'intervista alla Rai.

Genova, ha detto a più riprese, è stata fonte di ispirazione: «La mia città, a livello artistico, dà tantissimo, ogni angolo e ogni vicolo ha qualcosa da raccontare ed è per questo che mi impegno a creare un domani qualcosa che possa essere  utile alla mia città». Nella serata delle cover, non a caso, ha omaggiato il capoluogo ligure cantando Il pescatore di Fabrizio De André insieme a Goran Bregovic e la sua Wedding & Funeral Band. Questo il giudizio di Mattia Sacchi, inviato per il Corriere del Ticino al Festival: «Sono sicuro che Fabrizio De André avrebbe apprezzato tutta questa balorda irriverenza». 

Balorda nostalgia è un brano che racconta di un amore finito. «Trovo che l'amore sia un po' ovunque ma, per come sono andate le cose nella mia vita, ho avuto fasi in cui sono stato meno innamorato di come avrei voluto essere» ha detto. «Adesso sto aspettando di trovare un momento in cui possa riuscire a dare amore». Quanto a quella relazione, quella che ha dato vita al brano, Olly ha aggiunto: «Ne sento in qualche modo la mancanza, con la consapevolezza degli inevitabili aspetti negativi che hanno fatto finire la relazione. Mi rimane una nostalgia molto forte».

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