Giorgia e Annalisa vincono la serata delle cover

Ecco le prime dieci posizioni nella serata delle cover:

1-  Giorgia - Annalisa
2- Lucio Corsi - Topo Gigio
3- Fedez - Marco Masini
4- Olly - Goran Bregovic
5- Brunori Sas - Riccardo Sinigallia - Dimartino
6- Irama - Arisa
7- Rocco Hunt - Clementino
8- Elodie - Achille Lauro
9- Clara - Il Volo
10- The Kolors - Sal Da Vinci

E anche per oggi è tutto, ci vediamo domani per la finale!

Andiamo a scuola. Ci sono i maestri a insegnare un po' di rap. Neffa, Tormento, Shablo e Guè nello stesso palco è la masterclass di cui avevamo bisogno. La sala stampa si muove a tempo e si scioglie in un lungo applauso al termine di questa splendida esibizione. VOTO GRAZIE

E 'nt'a barca du vin ghe naveghiemu 'nsc'i scheuggi
Emigranti du rìe cu'i cioi 'nt'i euggi
Finch'ou matin crescià da puéilu rechéugge
Frè di ganeuffeni e d'è figge
Bacan d'a corda marsa d'aegua e de sä
Che a ne liga e a ne porta 'nte 'na crêuza de mä

Ok, ok, il microfono di Bresh non funziona. Problemi tecnici anche a Cristiano De Andrè. Ma fa niente. Perché «Crêuza de mä» è la mia canzone preferita, fatta da colui che, non so se l'ho già detto, ha scritto l'inno del Genoa. VOTO 10

Era il duetto più discusso della serata. Ma «Bella Stronza» si rivela un pezzo riuscito, dove Fedez onestamente racconta la sua rottura con Chiara Ferragni. Continua la spettacolarizzazione del dolore, ma il risultato è comunque apprezzabile. VOTO 6,5

C'è poco da fare: Brunori Sas non sta sbagliando nulla in questo Festival. E anche una canzone come «L'anno che verrà», nella sua semplicità piena di insidie, viene eseguita magistralmente e in modo assolutamente non banale assieme a Riccardo Sinigallia e DiMartino. E gli auguri a Paolo Benvegnù commoventi. Bravissimi. VOTO 9

 Willie Peyote dimostra di saper cantare e pure bene: bella la versione de «Il tempo piccolo» con Ditonellapiaga (sempre meravigliosa) e Tiromancino. Federico Zampaglione deve però smetterla con il botox o diventerà presto il sosia de Il Brasiliano. VOTOX

Con un occhio rosso che ricorda Kano di Mortal Kombat, Massimo Ranieri si presenta assieme ai Neri per caso con «Quando» di Pino Daniele. Una versione un po' troppo retrò, ma tutto sommato piacevole. VOTO 6

Outfit clamoroso per Achille Lauro ed Elodie. Lauro torna a essere Lauro, Elodie in versione rock con la sua solita sensualità. Un'esibizione davvero convincente, forse tra le più divertenti della serata. VOTO 7+

Anzi 8, sono incosciente anche io stasera.

«La musica balcanica ci ha rotto i c... è bella e tutto quantoma alla lunga rompe i c....» cantano Elio e Le Storie Tese. Non noi, che apprezziamo la versione de «Il Pescatore» fatta da Olly assieme a Goran Bregovich. E sono sicuro che Fabrizio De Andrè avrebbe apprezzato tutta questa balorda irriverenza. VOTO 7

Joan Thiele si conferma una delle grandi sorprese di questo Festival. Una versione raffinata di «Che cosa c'è» di Gino Paoli assieme a Frah Quintale e alla ticinese Kety Fusco. Nessun guizzo, nessun colpo di scena, ma quando canti così non serve altro. VOTO 6,5

Johnson Righeira è un misto tra Polifemo e il Simon Le Bon che abbiamo visto ieri. Inquietante e meraviglioso allo stesso tempo. Ma la versione di «L'estate sta finendo» assieme ai Coma_Cose fa ballare tutta la sala stampa: anche Sanremo sta finendo, lo sai che non ci va (anche se il mio fegato ne ha bisogno). VOTO 8

Un'interpretazione inaspettata ma decisamente riuscita quella di Sarah Toscano in «Overdrive» assieme agli Ofenbach. La vogliamo sempre così. VOTO 7

Simone Cristicchi è un cantante che ha un solo difetto: non sa cantare. E purtroppo lo dimostra anche in questa versione de «La cura», interpretata assieme alla compagna Amara. Che prima di conoscerlo probabilmente si chiamava Allegra. VOTO 5,5

Vorrei avere la voce di Giorgia e Annalisa come vorrei avere gli addominali di Mahmood. Metterle assieme in «Skyfall» è uno spettacolo di voci che si rincorrono, si intrecciano e ci riappacificano con la musica. VOTO 9

Non me la ricordavo proprio così «Io sono Francesco» di Tricarico. Mi sembrava che una certa parola venisse detta solo una volta, ma forse sbaglio io. O forse è l'Ariston a dare una certa ispirazione. A parte le battute, molto convincente l'esibizione con Francesco Gabbani. Tricarico è una penna eccezionale, merita di tornare su certi palchi. VOTO FRANCESCO

Nel guardare l'esibizione di Mahmood penso due cose:

- È di gran lunga il miglior performer italiano
- Inizio a dubitare che siamo della stessa specie.

La mia autostima è crollata così tanto che per consolarmi mangerò tutto un pacchetto di Cileni ripieni di zucchero. VOTO TI ODIO

Non è mai facile confrontarsi con un mostro sacro della musica. Ma la versione di «Yes i know my way» di Rocco Hunt e Clementino è davvero riuscita. Quando poi la voce di Pino Daniele si unisce a quella dei due rapper ci si emoziona. VOTO 8

Lo abbiamo già detto: «Pelle diamante» è una zozzeria. Ed è un peccato, perché Marcella Bella ha ancora una gran bella voce e lo dimostra nella sua interpretazione di «L'emozione non ha voce». I Twin Violins e la presenza di Gianni Bella (standing ovation della sala stampa) in platea impreziosiscono questa esibizione davvero piacevole. VOTO 7

Sono passati tanti anni, ma Benji e Fede continuano a essere atroci come agli esordi. Almeno sono coerenti. Mio cuggino con trentamila lire canta meglio. Diteci dove e quando vi scioglierete di nuovo.

La prestazione dei The Kolors in «Rossetto e caffè» è un tilt di cui si parla già da questo pomeriggio. Chi non ha creduto in loro potrebbe pentirsene amaramente. Standing ovation da parte del pubblico e giornalisti pronti a votare molto bene il gruppo napoletano: potrebbero vincere. VOTO 8

 Achille Lauro ha regalato a tutta la sala stampa delle rose per San Valentino. Un'inaspettata ma piacevole sorpresa.

Basta dare una bella canzone, come «La voglia e la pazzia», a Gaia che lei improvvisamente dimostra di saper cantare. Incredibile, vero? Più Toquinho e meno Tony Effe alla giovane cantante, ci guadagneremmo tutti. VOTO 6,5

L'esibizione di «Say Something», in coppia con Arisa, dovrebbe insegnare una cosa a Irama. Che se usasse meno l'autotune la sua voce sarebbe valorizzata maggiormente. E la voce cavolo se ce l'ha. Bella prova di entrambi, potrebbe finire in alto nella classifica di questa serata. VOTO 7

È dai preascolti che ve lo dico: Serena Brancale è uno dei migliori talenti di questa edizione del Festival. E lo ha dimostrato anche stasera con «If I ain’t got you», cantato assieme ad Alessandra Amoroso. Il duetto pugliese funziona alla grande: la sala stampa applaude convita. Che bella interpretazione! VOTO 8

Avevo paura per questo duetto. Anzi, ero terrorizzato. Però devo ammettere, il duetto tra Lucio Corsi e Topo Gigio in «Nel blu dipinto di blu» è riuscito. Lui è un performer incredibile, simpatico e pure con una bella voce. Ma anche Lucio Corsi è bravo. La sala stampa esplode in un grande applauso. VOTO 7

«La nuova stella di Broadway» è una canzone bellissima, che però non viene valorizzata dal duo Francesca Michielin - Rkomi. Quest'ultimo peraltro è uno dei pochi che pronuncia le vocali peggio di Cesare Cremonini. VOTO 5

Noemi ha una bellissima voce, che dà colore a «Tutto il resto è noia» di Franco Califano. Peccato decida di farsi affiancare dal nuovo menestrello di Roma, il fu trapper Tony Effe, ancora triste per non aver portato la sua amata collana sul palco. Una scelta senza senso, che penalizza non poco la performance. VOTO 5,5

Un po' pretenziosa, ma piacevole l'interpretazione di Clara assieme a Il Volo di «The Sound of Silence». Un giornalista, noto per le sue polemiche nei confronti del trio, urla dalla sala stampa «In galera». D'altronde ha bisogno anche lui del suo momento di gloria... Ma poteva andare molto peggio. VOTO 6+

Sarà stato molto contento Francesco Renga di aver prestato la sua «Angelo» ai Modà per vederla distrutta da una performance di Kekko assolutamente disastrosa. Voce rotta e gli occhi spiritati di chi sta pensando «Scusa Francesco». La cosa più bella di questa esibizione sono i pantaloni tigrati del bassista. Per il resto no comment. VOTO 4

Rose Villain ha un inaspettato talento nel scegliere sempre il partner peggior con cui duettare nella serata delle cover. Dopo la brutta esibizione dello scorso anno con Gianna Nannini, quest'anno si ripete con Chiello, rovinando «Fiori di rosa, fiori di pesco» di Battisti. Tragici. Voto 4

E anche quest'anno la Rai ha trovato il modo di devolvere un po' del canone al povero Roberto Benigni, simpatico come lo zio che ogni Natale decide di raccontarti le barzellette che ha sentito al bar durante l'anno. Grazie ma no grazie, direbbe Willie Peyote.

29 esibizioni da votare, sia da casa che dalla sala stampa. Ed ecco la schermata che si ritrovano i giornalisti che dovranno ascoltare con attenzione tutti i brani per dare il loro giudizio. Ovviamente scontentando molti di voi...

Meglio di San Valentino, meglio pure del Natale. Sta arrivando al Festival di Sanremo la serata dei duetti. Tante le esibizioni attese, a partire da questa di Lucio Corsi che si esibirà assieme a Topo Gigio. Seguite con noi questa magica serata, che commenteremo con le nostre immancabili pagelle!