Giorgia «punita» dal televoto? Il caso delle donne fuori dalla classifica di Sanremo
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La migliore canzone e la migliore cantante sono state inspiegabilmente eliminate dal girone finale. Nessuna voce femminile tra le prime cinque è un segnale pessimo. Questa è stata la considerazione del giornalista misterioso che ha commentato l'ultima serata di Sanremo insieme a Mattia Sacchi, nel momento in cui sono stati annunciati i cinque finalisti della 75. edizione, sabato sera. Il riferimento è, ovviamente, a Giorgia, con la sua La cura per me. Tornata sul palco a trenta anni dalla vittoria con Come saprei, era la super favorita. Eppure le cose sono andate in modo diverso. E, neppure a dirlo, questo ha scatenato la polemica.
Venerdì, lo ricordiamo, il pubblico dell'Ariston ha accolto con un lungo applauso la performance di Giorgia e Annalisa che, nella serata dedicata ai duetti, hanno trionfato proponendo una cover di Skyfall, colonna sonora dell'omonimo James Bond con protagonista Daniel Graig. Un'interpretazione intensa che ha pienamente convinto sala stampa, radio e televoto. Sabato, Giorgia termina sesta classificata, in mezzo alle contestazioni del pubblico dell'Ariston. Si commuove fino alle lacrime mentre ritira il premio Tim. «Hai vinto», le urla il pubblico in sala. «È la vera vittoria», le dice Carlo Conti. «Dopo tutti questi anni – commenta lei –, ha valore inestimabile. Non so se lo merito, ma vi ringrazio con tutto il mio cuore», conclude piangendo.
La cinquina finale del Festival 2025 è così composta: Olly, Lucio Corsi, Brunori Sas, Fedez e Simone Cristicchi. Non ci sono donne sul podio e il televoto ha affossato Giorgia. Nell'edizione 2024, lo ricordiamo, ce n'erano due: Angelina Mango (vincitrice) e Annalisa (terza, dopo Geolier e prima di Ghali e Irama).
Il podio tutto maschile di Sanremo 2025 fa discutere. Elodie attacca il voto: «Ci sono rimasta veramente male per Giorgia. Credo sia stato irrispettoso per la sua carriera, per il suo talento, per il brano che aveva. Mi fa incazzare che lei non fosse lì, è ingiusto. Ci deve essere rispetto per le carriere. L’abbiamo osannata tutta la settimana: “È la canzone vincitrice”, poi che cosa è successo? La gente si è dimenticata di votare? Perché tanto è Giorgia, non ne ha bisogno? Dove sta il sostegno delle radio e dei giornalisti?». E ancora: «Sembra sempre che le donne debbano fare le capriole, cantare bene, essere grandi interpreti, fare pure la pole dance. Non basta mai. Non è una questione di vittimismo, sono dati oggettivi, è statistica. Noi siamo sempre in minoranza e fa arrabbiare: non siamo inferiori artisticamente». Anche Gaia è amareggiata: «Vedere Giorgia, con la sua storia, arrivare sesta e non nella cinquina mi dispiace. Il televoto non è espressione di tutto il pubblico che segue la musica, anche se è un indicatore».
Ieri, Giorgia è stata ospite di Domenica In Speciale Sanremo. Ha ringraziato Elodie – «Le mando un bacio, è una dea ed è stata un amore» –, poi ha risposto alle domande delle persone presenti in studio. «C'è una mentalità inconscia quando bisogna trattare un genere o l'altro. Noi siamo tanto unite, abbiamo capito che quando va bene qualcosa a una, è un bene per tutte. Il successo di una è il successo di un'altra, mette in moto dinamiche importanti. C'è tanta serietà e onestà rispetto al nostro lavoro. C'è un senso di solidarietà. Deve passare di più questo messaggio che non è tanto chiaro». Grazie alla 75. edizione della kermesse, torna a casa «con un bagaglio di gioia».
Infine, tenta (a suo modo) di spegnere le polemiche: «Mi auguro che arrivi il giorno in cui non si dovrà più notare se tra i vincitori c’è una donna o non c’è. Se dobbiamo sottolinearlo, il problema c'è. La normalità sarà non stupirsi più. Bisogna lavorare sulla mentalità dei piccoli».
A Valerio Staffelli, che le consegna il tapiro di Striscia la notizia per il sesto posto e le domanda se si aspettava di vincere, Giorgia risponde: «La mia vittoria è aver fatto una canzone che piacesse al pubblico, di arrivare alla gente. E comunque Olly ha meritato».