Grammy: Beyoncé fa la storia e vince il miglior album dell'anno
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Beyoncé ha vinto il Grammy per il miglior album dell'anno con Cowboy Carter.
Si è rotta così la maledizione che l'aveva sempre tenuta lontana dal premio più prestigioso attribuito dai 13.000 membri della Recording Academy. Durante la 67. edizione dei premi, appena conclusa a Los Angeles, Queen B ha infranto anche un altro tabù, diventando la prima artista afroamericana a vincere per il miglior album country.
La musicista dei record, Taylor Swift è rimasta a bocca asciutta agli Oscar della musica, ma nel parterre della Crypto.com arena ha brindato alla texana con suo marito Jay Z.
A Kendrick Lamar il premio per la canzone dell'anno
Con il brano Not Like Us, Kendrick Lamar si è dal canto suo portato a casa i premi per la registrazione e la canzone dell’anno.
Shakira vince per il miglior album di pop latino
Un titolo e testi che sono un inno alla forza delle donne: è Shakira, abbracciata e baciata dai suoi bambini, che vince per il miglior album pop latino dell'anno con Las mujeres ya no lloran (Le donne non piangono più).
La cantante colombiana, che oggi compie 48 anni, ha ricevuto il premio dall'attrice Jennifer López e ha ringraziato con il primo discorso politico della serata: «Dedico il premio a tutti voi, fratelli e sorelle immigrati in questo Paese. Siete amati, siete preziosi e combatterò per voi. A tutte le donne che lavorano ogni giorno per mandare avanti la famiglia: siete un vero scudo», ha detto la musicista stringendo il grammofono dorato (il quarto che si aggiudica nella sua carriera). L'ultimo ringraziamento è andato ai due figli avuti con il calciatore Gerard Piqué, Milan e Sasha di 12 e 10 anni, che erano seduti accanto a lei: «Mi sostenete in modo incredibile e io sono orgogliosa del vostro buon cuore», ha detto Shakira.
Sabrina Carpenter vince per il miglior album pop dell'anno
Short n' sweet di Sabrina Carpenter è il miglior album pop del 2024, secondo la Recording Academy. La 25.enne ex star della Disney è stata applaudita dal gotha dell'industria musicale riunito nel parterre della Crypto.com arena di Los Angeles.
In prima fila, in piedi e commossa, la collega dei record Taylor Swift, che ha scelto proprio la Carpenter per aprire alcune tappe del suo Eras tour.
Il premio al miglior album pop è stato presentato dal cantante e dal batterista dei Red Hot Chili Peppers, Anthony Kiedis e Chad Smith, che hanno fatto un tributo alla città devastata dai fuochi, intonando a cappella l'incipit di uno dei loro più iconici successi, Under the bridge: «Is the city I live in, The City of Angels. Lonely as I am, together we cry».
Grammy postumo a Jimmy Carter per i suoi discorsi religiosi
L'ex presidente americano Jimmy Carter ha ricevuto un Grammy Award postumo - il suo quarto - per la versione audio di una raccolta dei suoi discorsi domenicali alla sua comunità religiosa in Georgia.
Il democratico è morto all'età di 100 anni il 29 dicembre, ma in agosto ha pubblicato Last sundays in Plains: a centennial celebration, un libro in cui parlava di amore, gentilezza, perdono e vita dopo la morte nella chiesa battista di Maranatha a Plains, sua città natale.
Jason Carter, uno dei suoi nipoti, che ha pronunciato un elogio funebre al suo funerale, si è recato alla cerimonia pre-gala a Los Angeles per ritirare il premio a suo nome.
«Oggi celebriamo Los Angeles, non solo la musica»
Un omaggio a Los Angeles, devastata dagli incendi che a gennaio hanno ridotto in cenere vaste aree della metropoli e ucciso 28 persone, ha aperto la 67. edizione dei Grammy Awards.
Gli Oscar della musica sono stati assegnati alla Crypto.com arena di Downtown, dove le star dell'industria musicale hanno applaudito commosse l'esibizione d'apertura affidato ai Dawes, duo formato dai fratelli Taylor e Griffin Goldsmith, la cui casa è andata in fumo. Sul palco insieme a loro anche John Legend, Sheryl Crow e St. Vincent.
Billy Eilish ha poi cantato Birds of a feather, terminando con un «I love you LA», che è già la frase più pronunciata del gala che ha assegnato i nove principali premi dell'industria musicale. «Quest'anno abbiamo perfino dubitato che avremmo celebrato i Grammy», ha detto dal palco il veterano presentatore Trevor Noah.
«Siamo appena sopravvissuti alla catastrofe più grave nella storia del nostro Paese - ha continuato Noah -. Un'intera comunità è andata in cenere. Per questo, stasera non celebriamo solo la musica, ma questa città». Gli annunci pubblicitari celebrano negozi e società locali e i soldi raccolti andranno alla comunità dei musicisti che hanno perso casa, studi di registrazione, strumenti e archivi negli incendi.