Il maestro del rap italiano porta gli aspiranti produttori a scuola
Per riuscire a esprimere al meglio un certo tipo di musica, come il rap, la strada è sicuramente una scuola importante. Ma non l’unica. La preparazione, la serietà e la competenza sono ormai imprescindibili e avere quindi dei buoni maestri da cui imparare le basi è fondamentale per far sì che la passione diventi una professione. Soprattutto oggi che, a differenza di 30 anni fa, questi maestri ci sono.
Big Fish, uno di quelli che ha fatto la storia del rap (e non solo) d’oltreconfine, sarà dal prossimo 15 febbraio il grande protagonista di Me.To.Do, un corso intensivo di produzione musicale che si sviluppa in cinque weekend, destinato a producers di livello intermedio che vogliono affinare le proprie competenze e immergersi in un’esperienza pratica sotto la guida di professionisti del settore.
![Big Fish](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2025/01/30/internals/f1dcdb48-110b-4599-9b72-3defae3509b7.jpg)
«Mi è sempre piaciuta l’idea di condividere quello che ho imparato in questi anni – spiega il 52enne novarese al Corriere del Ticino -. Oggi vedo tanti corsi blasonati, ma spesso manca un aspetto fondamentale: la pratica. Voglio formare ragazzi che siano pronti a lavorare con gli artisti e, magari, avviare anche collaborazioni concrete».
Con Big Fish ci sarà il musicista e produttore Marco Zangirolami, oltre a diversi ospiti d’eccezione. Il primo, annunciato nei giorni scorsi, è Ensi, uno dei nomi più importanti della scena rap italiana. «Non è una semplice ospitata: Ensi collaborerà direttamente con i partecipanti su un brano originale. Si affronterà quindi una sessione vera, con un artista del suo calibro che ha delle aspettative e ti spinge a dare il massimo».
![Il rapper Ensi - foto Andrea Barchi](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2025/01/30/internals/6e85e499-cc0d-46f5-9440-639413b9d599.jpg)
Oltre alla realizzazione di un brano originale col rapper torinese, i workshop saranno incentrati su una serie di lezioni pratiche che spazieranno dall’analisi di un brano alla gestione della ritmica. Inoltre, i partecipanti avranno accesso a un bundle di plug-in selezionati da Acustica Audio, strumenti indispensabili per mettere in pratica ciò che imparano.
Proprio per l’alto livello della proposta formativa, Big Fish e Marco Zangirolami hanno previsto un numero limitato di partecipanti. «Non puntiamo sulla quantità ma sulla qualità, vogliamo seguire ogni ragazzo con attenzione. Non ha senso riempire un’aula con cinquanta persone e non essere presenti per ciascuno di loro. L’obiettivo è capire chi sono davvero, lontano dalle illusioni dei social, dove sembra che chiunque possa emulare chiunque. Noi vogliamo aiutare questi ragazzi a scoprire la propria direzione e dare loro gli strumenti per percorrerla al meglio».
Un aspetto che il produttore italiano considera fondamentale è la cultura musicale, un tema che sarà affrontato trasversalmente durante tutto il corso. «Per essere un produttore di livello, non basta saper utilizzare software o attrezzature,» sottolinea. «Devi avere una conoscenza profonda della musica, delle sue radici, delle sue evoluzioni e delle tendenze future. Cultura musicale significa non solo ascoltare tanto, ma anche capire cosa stai ascoltando: come è stato prodotto, quali emozioni trasmette, quali sono le sue influenze».
A proposito di tendenza future, sembra quasi si stia vivendo un momento di transizione musicale, nel quale sembra si sia già ascoltato tutto. «L’originalità è fondamentale, è il motore che ti porta avanti e permette di vivere il presente e cercare nuove strade. Ma senza cultura musicale, appunto, non puoi avere una visione ampia e consapevole. È questo che cercheremo di trasmettere durante il corso: non solo tecniche, ma anche un approccio critico e creativo alla musica. Anche perché è proprio il ruolo del produttore che sta cambiando. Negli anni ‘90 erano figure centrali, ora sembrano limitati a essere fonici. Un approccio che impedisce di esprimersi al meglio: per questo noi vogliamo riportare l’attenzione sulla sostanza, su come possiamo essere funzionali a un progetto musicale».
«Ho 52 anni e, guardandomi indietro, mi rendo conto di quanto ho imparato grazie ai miei mentori,» conclude Big Fish. «Dal mio ex manager Marco Conforti al primo fonico con cui ho lavorato, mi hanno insegnato le regole fondamentali della produzione. È quello che oggi voglio trasmettere ai ragazzi: conoscere le basi e le regole per muoversi nel mondo della musica. Non per inseguire il successo ad ogni costo, ma per farsi trovare pronti quando arriverà l’occasione giusta».
Per candidarsi: https://www.donermusic.it/metodo/.