La classifica

Le canzoni di Natale più ascoltate nel 2022

Ognuno ha i suoi gusti e quindi ci vuole un criterio oggettivo come gli ascolti dell’ultimo decennio, determinati fondamentalmente dallo streaming
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Stefano Olivari
21.12.2022 13:51

Quali sono le migliori canzoni di Natale? Intendiamo quelle da inserire nella playlist da ascoltare il 24 dicembre sera o il 25 a pranzo, o magari mentre si aprono i regali sotto l’albero… Ognuno ha i suoi gusti e quindi ci vuole un criterio oggettivo come gli ascolti dell’ultimo decennio, determinati fondamentalmente dallo streaming.

All I Want for Christmas is you

In vetta alla classifica, con oltre un miliardo di ascolti, c’è la celeberrima canzone portata al successo da Mariah Carey, che ogni anni genera circa 500.000 dollari per i suoi autori: cioè la stessa Carey e Walter Atanassieff (che fra le mille cose ha scritto anche il tema di Titanic, non se la passa insomma male), che nel 1994 proposero questo brano originale all’interno di un album natalizio, intitolato non a caso Merry Christmas, in cui Mariah Carey interpretava pezzi classici, da Silent Night al resto. All I Want for Christmas Is You un classico lo diventò subito, vendendo come singolo 15 milioni di copie fra vinili e CD: la curiosità è che nel Natale 1994 come canzone considerata natalizia fu battuta da Stay Another Day degli East 17. Comunque di sole royalties ha generato nel tempo 60 milioni di dollari per gli autori, e ancora adesso, a 28 anni di distanza, dà loro quel mezzo milione di pensione che non guasta. Geniale il testo, di critica al consumismo natalizio, la scelta di puntare sull’uptempo ed anche la sua adattabilità dance: infiniti i remix ed anche le rivisitazioni, le più famose quella della Carey con Justin Bieber e quelle dello specialista Michael Bublé.

Rockin’ Around the Christmas Tree

La seconda canzone natalizia più ascoltata dell’ultimo decennio è in Europa meno popolare di altre, ma negli Stati Uniti è un cult dal 1958, da quando Johnny Marks la scrisse per l’allora quattordicenne Brenda Lee: purissimo rockabilly e successo immediato, che ha portato nel tempo a vendere 25 milioni di copie e ad essere presente ancora oggi in tanti smartphone (800 milioni di ascolti nell’ultimo decennio). La canzone ebbe un grandissimo rilancio nel 1987, quando la fantastica Kim Wilde e l’attore Mel Smith ne proposero una versione ironica, che rimane la migliore dopo l’originale nonostante tante altre cover: ci hanno provato Cindy Lauper, gli Hanson, Miley Cyrus nei panni (poi dismessi) di Hannah Montana, Camilla Cabello, ancora Justin Bieber.

Jingle Bell Rock

Medaglia di bronzo natalizia dei tempi moderni è un’altra canzone rockabilly datata, in questo caso 1957. Scritta da Joe Beal e Jim Boothe, fu portata al successo da Bobby Helms, che negli anni successivi nei avrebbe rivendicato la paternità, con una battaglia legale lunghissima che alla fine non gli ha dato ragione. Nel 1964 la canzone fu eseguita anche da Brenda Lee, perché in fondo anche quello della musica è un piccolo mondo, e proprio un mese fa si è ascoltata la versione di Lindsay Lohan in Falling for Christmas, trasmesso da Netflix. Curiosamente Jingle Bell Rock non è mai stato un enorme successo commerciale, nemmeno ai suoi tempi, ed è stato rilanciato proprio dallo streaming: dal 2012 quasi 700 milioni di ascolti, sempre da asteriscare al contrario delle care vecchie vendite fisiche.

Last Christmas

Dopo It’s the Most Wonderful Time of the Year, che Andy Williams cantò nel 1963 e che onestamente è rimasta molto da americani, al quinto posto troviamo il capolavoro degli Wham, per non dire direttamente di George Michael. Una canzone la cui genesi, nel 1983, è stata più volte raccontata da Andrew Ridgeley (per sempre «L’altro degli Wham», ma lui non ne ha mai fatto un problema), in visita a casa dei genitori di George. Ad un certo punto George ebbe un’ispirazione, piantò i genitori ed Andrew sul divano, e corse nella sua camera da bambino a scrivere la canzone della vita. La canzone uscì nel 1984 e deve la sua fama eterna anche al video girato a Saas-Fee, con questo gruppo di amici in tenuta sciistica anni Ottanta e con la fidanzata di Andrew, la modella Kathy Hill, che si capisce essere stata la ex di George: un po’ di tristezza, qualche sguardo, poi tutti la prendono nel modo giusto perché in quell’epoca tutti la prendevano nel modo giusto. 600 milioni di ascolti nell’ultimo decennio, ma anche 10 milioni di dischi veri venduti nell’età dell’oro della discografia, per non dire della musica.

White Christmas

Non si può non citare la canzone natalizia per eccellenza, insieme a Jingle Bells (che tanto di Natale, abbiamo scoperto, non è) e Silent Night. Per l’eternità legata alla figura di Bing Crosby, il pezzo da noi conosciuto anche come Bianco Natale compie 80 anni essendo stata scritto nel 1942 da un gigante come Irving Berlin per il musical Holiday Inn, interpretato appunto da Bing Crosby ma anche da Fred Astaire. La sua versione più famosa ha venduto, come singolo, 50 milioni di copie (con le cover si va tranquillamente al raddoppio), ma nella classifica dello streaming è soltanto al sedicesimo posto nonostante sia immancabile in qualsiasi compilation natalizia. Non è un caso, perché i gusti del pubblico cambiano e la fama è diversa dagli ascolti: negli ultimi anni è salita tantissimo la Feliz Navidad di Josè Feliciano, del 1970 ed usatissima anche durante le partite di basket, adesso al nono posto, così come la Merry XMas Everybody degli Slade, mentre non è in alcuna classifica Happy XMas (The War Is Over) di John Lennon, nonostante sia amatissima dai pubblicitari. Poi la tendenza è ormai quella di considerare natalizie anche canzoni di denuncia, come Do they know it’s Christmas dei Band Aid (scritta da Bob Geldof e soprattutto da Midge Ure), il brano che preparò la strada per il Live Aid del 1985 e che nel campionato natalizio spesso gioca un derby con la We are the World degli USA for Africa, scritta da Michael Jackson e Lionel Richie.

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