Piazza Grande «Loca» per Ricky Martin

Non c’era il pienone di sabato per gli OneRepublic, ma c’era ugualmente una grande folla (in cui, forse per la prima volta la componente di lingua tedesca, ha rivaleggiato con quella di idioma spagnolo) per l’arrivo a Moon&Stars, martedì sera, del «King of latin Pop» Ricky Martin. Uno show sontuoso il suo, al limite della megalomania visto che, oltre alla sua band di dieci elementi, la superstar portoricana si è portata appresso anche un’orchestra sinfonica di una settantina di elementi che però sono risultati quasi totalmente inutili dal profilo musicale. Se infatti il titolo della tournée – Ricky Martin Symphonic – lasciava presagire una lettura diversa, più classica e appunto sinfonica del suo repertorio, il risultato pratico è stato differente, ossia un ottimo ma «normalissimo» concerto di musica latina, zeppo di ritmo e in cui l’orchestra è stata il più delle volte ridotta a tappeto sonoro di contorno – ruolo che avrebbe potuto tranquillamente svolgere un semplice tastierista. Ma tant’è. Al di là di ciò, la serata è stata un’autentica apoteosi per gli amanti del genere con un Martin in splendida forma fisica che ha passato in rapida rassegna alcune delle canzoni più celebri del suo repertorio alternando, oltre alle camicie – ne avrà cambiate una decina durante i novanta minuti dello show – momenti più veloci ad altri più romantici e struggenti, come quando indossato un camicione bianco si è prodotto, sulle note di Vuelve eseguita in una versione intimistica accompagnato solamente da tastiere e violoncello, in un balletto a metà strada tra la pantomima e il Tai Chi accompagnato dalle ovazioni della folla. Un’alternanza che, con il trascorrere dei minuti è andata in crescendo fino al gran finale affidato ai pezzi di maggior appeal della sua discografia, Maria, La vida loca, Vente pa’ ca e La copa de la vida con cui si è congedato definitivamente dai suoi fan in delirio affermando, in italiano, «siete stato il miglior pubblico e il miglior ambiente di tutta la tournée». Hasta la proxima vez, Ricky.