Evento

Ron incanta Piazza Grande

Lo show del cantautore lombardo illumina la prima serata di City of Guitars a Locarno caratterizzata anche dalle presenze di Nick Kershaw, Katrina from the Waves, Spagna e Maurizio Solieri - Oggi si prosegue con, tra gli altri, Pupo e Tony Hadley
© CdT / Chiara Zocchetti
Mauro Rossi
10.09.2022 11:25

Ė stato il cantautore italiano Ron il primo grande protagonista di City of Guitars , l'evento musicale chiamato a chiudere la lunga  stagione degli open air ticinesi. In una Piazza Grande di Locarno che ha richiamato un folto pubblico nonostante il caos viario che ieri ha reso la località verbanese quasi proibitiva da raggiungere, l'artista Pavese, sia in versione intimista, ossia accompagnato unicamente da chitarra o pianoforte, sia sostenuto dall'energica «backing band» del festival, ha passato in rassegna, tra il tripudio e i cori del pubblico, le tappe più significative del suo repertorio, da «Una città per cantare» e «Piazza grande» con cui ottenne i primi grandi successi e che nel contesto di City of Guitars hanno assunto un significato ancora più pieno, ad iconiche canzoni quali «Joe il temerario», «Vorrei incontrarti tra cent'anni» fino alla conclusiva «Non abbiamo bisogno di parole» con cui, in barba all'età (il nostro veleggia infatti attorno alla settantina), ha mostrato la freschezza artistica e la verve scenica di un ragazzino.

Oltre allo show di Ron la prima serata di City of Guitars ha regalato anche un piacevole show di uno dei vari «guitar hero» presenti: Maurizio Solieri, per decenni l'anima musicale di Vasco Rossi, che nella sue performance si è avvalso di due «vocalist» di chiara impronta... vaschiana, il cantautore comasco Simone Tomassini è il... padrone di casa, il sindaco di Locarno Alain Scherrer nei panni di front man della sua Vasco Jam.

Un po' meno incisive, per contro, le due performance femminili della serata: sia Katrina (from the Waves) sia Ivana Spagna hanno infatti denotato qualche problema vocale solo parzialmente celato  dal «power» del loro straordinario repertorio (più rock quello dell' anglosassone, a metà strada tra le melodia italiana e la dance quello di Spagna). 

Un tuffo nei primi anni Ottanta ha poi chiuso la serata con un set del folletto britannico Nick Kershaw che ha rispolverato quel tris di canzoni («The riddle», «Wouldn't be good» e «I won't Let the sun...») con cui fece ballare intere generazioni di «boomers» e che anche a 40 anni di distanza non hanno smarrito il loro fascino.

Quest'oggi City of Guitars continua il suo ricco programma  sin dal pomeriggio con gli attesi «clinics» artistici e gli incontri sul «PalcoSofà» e, in serata, con tanti altri show tra cui quelli attesissimi di Pupo e di Tony Hadley. Ingresso libero.