Nella gabbia del Pardo
Nella Gabbia del Pardo abbiamo messo Giada Marsadri, presentatrice del Festival del Film di Locarno e volto noto della RSI.
La favola di FedroUna delle storie di Fedro ha come protagonista un topo che andava di fretta e che un giorno passò sopra il corpo di un leone che stava dormendo. «Balzato in piedi, il leone, si girava e rigirava alla ricerca di colui che aveva osato passargli sopra», mentre una volpe che aveva assistito alla scena, lo prendeva in giro. Il re della foresta allora rispose: «Non ho avuto paura del topo, povera bestiolina, ma sono rimasto stupefatto che qualcuno sia stato così audace da correre sul corpo di un leone addormentato». Varie le morali che si possono trarre da questa breve narrazione: c'è chi la legge come un monito a non lasciarsi influenzare dalle apparenze, c'è chi invece invita ad osservare il mondo sempre da vari punti di vista per osare vie nuove.
Come sia, la storiella adatta a presentare Giada Marsadri, volto noto della RSI per la trasmissione Paganini, ma in questi giorni uno dei volti noti del Festival: sempre sul palco, ogni sera, con Carlo Chatrian, a presentare gli ospiti illustri presenti a Locarno. È felice di stare sul palco e di fare da spalla a Chatrian durante le brevi ma intense conversazioni con i registi e attori che animano le varie serate. Ma, appunto, la sua figura è ben diversa da quelle che altri Festival, sia cinematografici che musicali, scelgono: dietro la sua bellezza, fine e non appariscente, c'è anche una solida cultura. Giada ha infatti fatto studi di musicologia, approfondendo anche alcuni aspetti dell'entomusicologia. La sua figura è un omaggio alle donne che non inseguono solo la bellezza effimera, ma che uniscono la bellezza alla sua valorizzazione culturale. La scelta di Giada Marsadri per il Festival è certo merito della direzione, che anche in questo si distingue da altre realtà mondane con attrici note nel ruolo di presentatrici.