Nessuna Nutella personalizzata per la piccola Isis

SYDNEY - Tempi duri per chi si chiama Isis, in questo periodo. Il nome della divinità egizia coincide ormai con uno degli acronimi più usati per riferirsi al sedicente Stato Islamico. In questo caso, le difficoltà hanno colpito una famiglia australiana, nello specifico la madre che voleva regalare alla figlia (Isis, appunto) un barattolo di Nutella personalizzato con il proprio nome, grazie a una promozione pubblicitaria che l'azienda sta portando avanti in questo periodo nel paese.

Tuttavia, al momento di inserire il nome della figlia nel sistema: il rifiuto. Non è un nome accettabile, secondo Nutella. La madre della piccola, che ha visto la sua richiesta respinta anche dal "Chief Executive" di Nutella Australia, ha affermato: "Sono piuttosto arrabbiata. Nutella sta sporcando il nome di mia figlia. Ha deciso di rifiutare il suo nome per non alienarsi l'opinione pubblica".

Nutella potrebbe tuttavia non avere tutti i torti. Innanzitutto ha già avuto problemi di questo tipo nel recente passato (Lutz Bachmann, il leader di Pegida, aveva distribuito barattoli personalizzati con il nome del movimento qualche mese fa, vedi suggeriti), e anche nel caso di un'apperente innocente Isi,s basterebbe una foto che diventa virale nel modo sbagliato per causare un danno d'immagine potenzialmente devastante all'azienda.

Comunque la si guardi, a uscire sconfitte dalla vicenda sono le persone chiamate Isis, come testimonia la madre della piccola al Sydney Morning Herald: "Sono arrivata al punto in cui ho quasi timore a chiamarla per nome in pubblico, perché sta cominciando a notare gli sguardi straniti dei passanti quando succede". La donna tuttavia non intende cambiare nome alla piccola e lancia un appello, quello di riferirsi allo Stato Islamico con l'appellativo "Daesh" (cosa che ha fatto anche Hollande dopo gli attacchi a Parigi), uno dei nomi alternativi con cui riferirsi agli jihadisti. E conclude: "Isis è un acronimo usato incorrettamente dai media e che Nutella avalla, ma noi dobbiamo chiamare il culto della morte Daesh con il suo nome". Daesh, appunto.