Nobel per la Fisica a Penrose, Genzel e Ghez

(Aggiornato alle 14.17) Il Nobel per la Fisica 2020 è stato assegnato per metà a Roger Penrose, mentre condividono l’altra metà Reinhard Genzel e Andrea Ghez. Il riconoscimento premia la scoperta degli oggetti più oscuri e misteriosi dell’universo: i buchi neri. Roger Penrose , dell’università di Oxford, è stato premiato per avere messo a punto il metodo matematico per dimostrare la teoria della relatività generale di Einstein e di essere arrivato, per questa strada, a dimostrare che la teoria prevede la formazione dei buchi neri, mostri cosmici che occupano lo spazio-tempo catturando qualsiasi cosa abbiano nelle vicinanze. In seguito Reinhard Genzel, dell’Istituto Max Planck a Garching (D), e Andrea Ghez, dell’Università della California a Los Angeles, hanno scoperto che il centro della nostra galassia, la Via Lattea, è occupato da un oggetto invisibile e massiccio. Alla luce delle conoscenze attuali l’unica spiegazione possibile è l’esistenza di un buco nero. Andrea Ghez è la quarta donna a ricevere il Premio Nobel per Fisica in oltre un secolo. La prima ad avere questo riconoscimento era stata Marie Curie nel 1903. In seguito sono state premiate Maria Goeppert-Mayer, nel 1963, e a Donna Strickland nel 2018.
«Il Nobel sarebbe andato anche ad Hawking, se fosse stato ancora in vita»
Se Stephen Hawking fosse stato ancora in vita, sicuramente avrebbe diviso il Nobel per la Fisica 2020 con il suo insegnante e amico Roger Penrose: lo ha detto all’ANSA Gabriele Ghisellini, dell’Osservatorio di Brera dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Dopo il Nobel che nel 2019 aveva premiato la scoperta dei pianeti esterni al Sistema Solare, quello 2020 alla scoperta dei buchi neri «segna un altro riconoscimento all’astronomia: sono davvero tempi d’oro per l’astronomia e l’astrofisica», ha osservato. «Se a questo aggiungiamo la scoperta delle onde gravitazionali e la prima foto di un buco nero ci rendiamo conto che viviamo tempi eccezionali».