Non è che se sei pagato poco devi svaligiare la cassaforte del padrone...
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La Nota
Il giovane che ha rubato per quasi due milioni di gioielli aveva uno stipendio di 800 lire al mese; ecco spiegata una delle cause del furto. Eh no, signori! L’onestà non è cosa tanto fragile da spaccarsi alla minima tentazione; ci sono migliaia di operai che lavorano in mezzo alle ricchezze, che hanno a portata di mano delle vere fortune; ci sono impiegati che vivono e lavorano in mezzo a pacchi di biglietti da mille, a rotoli di monete d’oro; essi pure hanno forse stipendi miseri, inadeguati alle delicate occupazioni cui sono adibiti, stipendi che mettono a durissima prova la resistenza alle più affascinanti tentazioni; eppure sanno mantenere intatta la loro onestà.
Che chi lavora, chi ha mansioni delicate deve essere giustamente retribuito, questa è cosa che nessuno pensa nemmeno a discutere, nonchè a negare. Ma questo, però, non vuol neppure dire che chi è pagato inadeguatamente abbia il diritto di rifarsi rubando; se no i contratti di lavoro dovrebbero essere redatti presso a poco così: «Il sottoscritto accetta per le sue prestazioni lo stipendio di cinquecento lire mensili, riservandosi il diritto di svaligiare la cassaforte del padrone». Con contratti di questo maniera chissà quanta gente sarebbe disposta a rinunciare anche allo stipendio!
No no, io non credo nella forza suggestiva, irresistibile dello stipendio troppo meschino su questi furti clamorosi. L’onestà è qualche cosa di più compatto, di più solido, di più resistente. Credo piuttosto che nella onestà di questi ladri, che prima del colpo erano considerati e riveriti da tutti come galantuomini, ci fossero già prima delle incrinature invisibili.
Sono come certe stoviglie vantate di composizione forte, resistente a tutte le temperature e che appena messe al più piccolo fuoco si spaccano. Esaminate attentamente, si scopre poi che sotto la patina lucida del caolino c’era una crepa.
Onestà di scarto che quasi sempre ingannano l’occhio più esperto e si confondono con le onestà vere, perfette, senza sbocconcellature nè incrinature invisibili.
Gavroche
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Cinema Odeon. Domenica Matinée ore 2.15 e 4.30. Pesce galoppante, commedia comica in 6 atti. Uno dei maggiori successi dell’anno. L’eroe di questa film è Sidney Chaplin, fratello del celebre Charlie Chaplin che non abbiamo ancora veduto a Lugano. La sua concezione del giuoco comico è diversa da quella di suo fratello. Il Pesce Galoppante è una fantasia ammirevole. Descrivere tutte le scene, dirvi le peripezie di Sidney Chaplin dopo il diluvio che distrusse la sua casa, le sue lotte colle belve del circo, la visione della caduta, è impossibile. Bisogna vedere questa film e vi domanderete come si sia potuto realizzarla.
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