Note a proposito delle fonti termali e della posizione in cui si dorme
Stralci
Gli antichi attribuivano alle acque minerali delle proprietà soprannaturali e i sacerdoti, seguaci di Esculapio, facevano sorgere accanto a queste dei santuari. Queste località erano provvedute – scrive l’«Excelsior» – non solo di bagni, di ospedali e di scuole di medicina, ma pure di teatri e altri luoghi di piacere. Le sorgenti della Tiberiade, che hanno una temperatura che vai dai 30 ai 50 gradi, erano frequentate dagli antichi romani, e lo sono tuttora dagli ammalati della Turchia e dell’Asia. I bagni più celebri dell’Impero romano erano le sorgenti calde, solforose, a 80 gradi, di Baja, nel golfo di Napoli. I romani scoprirono un gran numero delle più importanti sorgenti termali dell’Europa e vi stabilirono delle stazioni militari. Fra le altre, Baden-Baden, Wiesbaden, Aquisgrana, e Spa. Carlsbad deve il suo nome al Carlo IV che scoprì la «Sprudel» nel 1358, durante una caccia. In Francia la legislazione relativa alle acque minerali risale al maggio del 1603, durante il regno di Enrico IV. La Francia possiede attualmente 900 sorgenti minerali, alle quali chiede tutti gli anni refrigerio e sollievo una folla di ammalati.
È convinzione generale che addormentarsi sulla parte sinistra non è bene, perchè in tale posizione si provocano gli incubi; non resterebbe pertanto che dormire sulla parte destra o supino o sul ventre. Ma la rivista Le Loisir insorge contro questa comune credenza e scrive: «Dormir sempre alla stessa posizione porta dei gravi inconvenienti: la parte del corpo sulla quale si riposa per abitudine, a lungo andare porta una specie di atrofia, la circolazione del sangue vi procede male e questa regione del nostro corpo invecchia molto più sensibilmente che le altre. Ed è sopra tutto sul volto che se ne possono constatare gli effetti. Se voi avete l’abitudine di dormire, per esempio, sulla parte destra e per conseguenza la relativa guancia posa costantemente sul guanciale, voi potete essere certi che tra la trentina e la quarantina vi accorgerete, se avete uno specchio sincero, che il vostro occhio destro sarà più piccolo dell’altro, che è coronato da una rete di rughe, mentre il sinistro è intatto; che avete le zampe d‘oca e che l’angolo rispondente della vostra bocca si abbassa verso il vostro mento. Anche il vostro naso avrà sofferto per la lunga compressione a cui vi è stato sottoposto».
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