Società

Ora legale 2025: questa notte si cambia, ecco quando e perché

Alle 2 le lancette degli orologi verranno spostate alle 3 – Da anni, al di là delle discussioni da bar, si discute a livello politico se il doppio cambio, sull'arco dell'anno, sia necessario
Red. Online
29.03.2025 09:15

Il cambio dell'ora, da tempo, è un problema. Tanto da generare, oltre alle classiche discussioni da bar, considerazioni politiche. Una, principalmente, la domanda: davvero sono necessari il passaggio dall'ora solare all'ora legale, in primavera, e quello inverso alla fine di ottobre? Difficile rispondere. Una prima complicazione, infatti, è legata ai fusi orari volendo rimanere in Europa. Parentesi: questa notte, detto che i dispositivi moderni oramai «fanno da soli», le lancette degli orologi dovranno essere spostate avanti di un'ora per allinearsi, appunto, all'ora legale. In termini pratici, dormiremo un'ora in meno. L'abitudine, scrive fra gli altri Euronews, piace sempre meno: nel 2018, ad esempio, un sondaggio aveva rivelato che l'84% degli europei è contrario ai cambi di ora.

Un'altra domanda: ma a chi conviene, in termini di consumo di elettricità e quindi di risparmio energetico, l'ora legale? I Paesi del Sud Europa, soprattutto, fra cui l'Italia. E questo perché, trovandosi a metà strada fra Polo Nord ed Equatore, hanno giornate che in termini di durata non variano tantissimo fra estate e inverno. Di riflesso, lo spostamento in avanti di un'ora allunga sì le giornate, ma non in maniera tale da avere luce fino a tarda sera. Il discorso cambia, invece, nel Nord Europa: le giornate, di loro, in estate si dilatano proprio perché questi Paesi si trovano vicini al Polo Nord. L'ora legale, di conseguenza, aumenta un fenomeno già presente e, quindi, il risparmio energetico è di per sé ridotto. Tempo fa, il Post aveva fatto notare che a Helsinki, il 21 giugno, il sole sorge prima delle 4 e tramonta alle 22.50 per una giornata di 19 ore. Senza l'ora legale, il sole tramonterebbe alle 21.50. 

Nei Paesi che adottano il cambio dell'ora si discute, detto della politica, se l’ora legale abbia effetti sulla salute delle persone, portando fra le altre cose a uno stato di stress temporaneo causato dal dormire un’ora di meno e dallo spostare i propri orari biologici. Nel 2016, sul tema, si era espresso il Comitato scientifico del Parlamento tedesco, che aveva esaminato sette studi: alcuni, in effetti, mostravano e parlavano di rischi per la salute, altri suggerivano invece che il cambio dell'ora non avesse conseguenza alcuna. Il Comitato, in ogni caso, aveva concluso che la questione meritasse nuove ricerche. 

La Commissione Europea, di suo, ha cercato di porre fine al doppio cambio dell'ora più volte in questi anni, ad esempio presentando una direttiva nel 2018. Direttiva che il Parlamento Europeo aveva approvato a grande maggioranza e con un ampio consenso politico: 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensioni. Poi, però, la proposta si era arenata poiché i membri non avevano trovato un'intesa. Troppi governi, d'altro canto, vorrebbero fare di testa loro e senza il cappello dell'Unione Europea. Bruxelles, invece, anche giustamente chiede che le mosse siano simultanee. Una mossa, questa, volta a proteggere il mercato unico. La stessa Svizzera, che non è un membro dell'UE ma venendo all'ora ne adotta il sistema, ha più volte ribadito che si adeguerà, se caso, alle decisioni dell'Unione.

Secondo un consigliere del presidente Gitanas Nausėda, scrive sempre Euronews, la Lituania potrebbe sollevare una volta di più la questione durante la sua presidenza del Consiglio dell'Unione Europea nel 2027. «Crediamo ancora oggi – ha dichiarato un portavoce della Commissione Europea interpellato sulla questione – che sia possibile trovare una soluzione coordinata. Incoraggiamo nuove discussioni a tale scopo, crediamo che sia meglio che gli Stati membri decidano tra di loro».

«L'ora legale inizia nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo» si limita a dire, sul proprio portale, l'Istituto federale di metrologia METAS. «Alle ore 2:00 in Svizzera e nella maggior parte dei Paesi europei gli orologi vengono spostati alle ore 3:00». E ancora: «In Svizzera l'Istituto federale di metrologia METAS è responsabile della realizzazione e diffusione dell'ora ufficiale svizzera. A tale scopo nei suoi laboratori gestisce diversi orologi atomici partecipando in tal modo alla realizzazione del tempo mondiale coordinato. Dai dati di circa 350 orologi atomici di oltre 60 laboratori di riferimento per la misurazione del tempo sparsi in tutto il mondo l'Ufficio internazionale dei pesi e delle misure (BIPM) a Parigi calcola il tempo universale coordinato (Universal Time Coordinated, UTC). Questo è il tempo di riferimento mondiale, che dà il ritmo per tutti i fusi orari. Una seconda gamma di orologi atomici superiormente precisi, i cosiddetti campioni di frequenza primaria, svolgono un ruolo particolare nella regolazione fine del tempo mondiale. Circa una dozzina di tali campioni di frequenza primaria sparsi in tutto il mondo contribuiscono regolarmente all'accuratezza del tempo mondiale. Uno di questi orologi atomici precisi si trova presso il METAS: la Fontaine Continue Suisse (FoCS). Esso è così preciso che ci vorrebbero 30 milioni di anni prima che due orologi simili indicassero una differenza di un secondo».

Il tempo, spiega proprio il METAS, è un aspetto cruciale della nostra quotidianità: «La diffusione di scale temporali ad alta precisione svolge un ruolo sempre più importante in molti settori, ad esempio nelle contrattazioni di borsa, per l'implementazione di molte nuove tecnologie come l'Internet delle cose o nella sincronizzazione di sistemi distribuiti. Per poter soddisfare queste esigenze, il METAS sta attualmente lavorando allo sviluppo di nuovi sistemi di diffusione del tempo attraverso le fibre ottiche che raggiungono prestazioni molto elevate e contribuiscono in modo ottimale allo sviluppo delle tecnologie future».