Cent'anni fa

Per certa gente quella di buttar via il denaro è una vera e propria professione

Le notizie del 6 luglio 1924
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
06.07.2024 06:00

La Nota
A mortificazione di quei mariti che fanno una malattia tutte le volte che la moglie mette fuori una toilette nuova, e prendono l’asma quando vedono bazzicare per casa la sarta e, peggio ancora, i conti della sarta e trovano che quell’abito può andare ancora per una stagione, che fa ancora una bella figura, e si entusiasmano davanti al cappellino che la moglie ha comprato due anni fa, con la recondita speranza che la cara consorte non si lasci tentare a comperarne uno nuovo.

Citerò il caso di quella americana giunta in questi giorni in Europa, la quale compera le toilette nuove a dieci per volta e quando va dalla modista non se ne viene via senza aver comperato una dozzina di cappellini nuovi; la guardaroba della signora americana è composta di centinaia di toilettes che si rinnovano ogni settimana e di un rosario infinito di cappellini di tutte le fogge. I conti della sarta e quelli della modista portano appiccicati ad una cifra una lunga filza di zeri e sembrano i conti di un fornitore dello Stato.

In ogni città che arriva, l’americana corre dalla prima sartoria, dalla prima modista e compera una mezza dozzina di toilettes complete. Non si sa se trascorre il suo tempo a mettersele tutte, le toilettes che compera; se fosse così, quella donna passerebbe la sua giornata a vestirsi e a svestirsi; un modo, del resto, come un altro per chi non ha niente da fare e meno ancora da pensare.

Qualcuno si domanda come mai si possano spendere tanti denari per comperare un numero esagerato di toilettes quando la persona da vestire è una sola e magari brutta, la testa da coprire è una sola e magari vuota come una boccia di vetro; una mania: c’è chi fa collezione di francobolli usati, di cartoline illustrate, di pipe vecchie e quella signora deve evidentemente fare la collezione di toilettes.

E poi, vedete, per certa gente quella di buttar via il denaro è una vera professione; non danno un soldo per un povero diavolo che muore di fame, chiuderanno l’uscio a una disgraziata che cerca l’elemosina, rifiuteranno il becco di un quattrino a qualsiasi opera di carità, a qualsiasi bisogno anche il più lacrimevole, ma se si tratta di buttar via il denaro e il più pazzamente, il più stupidamente possibile, li vedete in prima fila, pronti ad allargare i cordoni della borsa.

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