Pooh, sempre Pooh, fortissimamente Pooh

BELLINZONA - C'era molta attesa, ieri sera in Piazza del sole a Bellinzona, per il concerto dell'inedito duo composto da Dodi Battaglia, storico chitarrista dei Pooh, e Tommy Emmanuel, musicista australiano unanimemente considerato come uno dei massimi esponenti planetari della chitarra acustica e, in particolare, dello stile "fingerpicking".
Attesa dettata principalmente dalla speranza che, in un simile contesto e a fianco di siffatto maestro, Battaglia "svestisse" i panni dell'artista pop e indossasse quelli del fine chitarrista che, da decenni , il pubblico e la critica gli riconoscono. Purtroppo, però, le aspettative in tal senso sono andate quasi completamente deluse.
Quello al quale hanno assistito le oltre duemila persone accorse per l'evento, è stato infatti null'altro che un concerto dei Pooh, meno ricco dal punto di vista coreografico, ma perfetto sul fronte musicale e vocale, grazie anche alla perizia dei musicisti che hanno affiancato Battaglia sulla scena è che non hanno assolutamente fatto rimpiangere l'assenza di Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio e Red Canzian.
Tra loro, ovviamente c'era Tommy Emmanuel al quale è stato sì riservato un discreto spazio quale "guest" (nel quale ha dato prova del suo enorme e quasi insuperabile virtuosismo) ma che, nella dinamica dello show è stato di gran lunga inferiore a quello che Dodi Battaglia ha dedicato ai classici dei Pooh - passati praticamente tutti in rassegna, da "Piccola Katy" a "Chi fermerà la musica" alla conclusiva "Pensiero" passando attraverso anche ad alcune chicche quali la... progressiva "Parsifal".
E anche le canzoni che i due hanno inciso assieme nell'album "Dove è andata la musica" (alla base del tour), in versione "live" sono risultate molto più vicine allo "stile Pooh" che non a quello acustico del maestro Emmanuel. Il tutto per la gioia dei fan dell'ensemble italiano che hanno potuto riascoltare quasi tutti i classici del loro repertorio. Un po' meno, invece, per chi dall'incontro tra questi due musicisti si attendeva qualcosa artisticamente diverso, meno ancorato ai cliché pop e più ad un virtuosismo della coppia che è emerso solo in parte, trasformando quello che avrebbe potuto essere un grande evento in una grande occasione mancata.