Il numero

Quasi 36.000 letterine, il 2021 è da primato

I messaggi inviati a Babbo Natale e Gesù Bambino in Svizzera non sono mai stati così tanti: 35’903 contro i 450 degli anni Cinquanta — «Gli elfi della Posta hanno dato il massimo per rispondere a tutti»
È da oltre 70 anni che gli instancabili elfi postini si assicurano che le letterine a Babbo Natale e Gesù Bambino ricevano una risposta
Jona Mantovan
13.01.2022 12:00

«Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei...». L’inzio è sempre quello, con le variazioni del caso. Ma—subito dopo—ecco l’elenco dei desideri più disparati. Che possono ricalcare le mode del momento oppure essere quelli di sempre. Un gatto, un cane? Un cubo di Rubik? Un nuovo videogioco? Un microscopio, un pallone, un’automobilina (o un’auto vera, dipende da chi scrive)... Comunque sia, il Natale passato (quello del 2021) non è mai stato così impegnativo per chi, questi doni, si impegna a portarli, secondo quanto riportato oggi—giovedì—dalla Posta. Sono state quasi 36.000 le letterine inviate da tutta la Svizzera, 35.903 per la precisione: «Il numero di messaggi indirizzati a Babbo Natale e Gesù Bambino ha raggiunto cifre da primato. E, dalla fine di novembre al 25 dicembre, gli elfi della Posta hanno dato il massimo affinché tutti ricevessero una risposta» (Guarda il video allegato a quest’articolo). Non male, soprattutto se si pensa che, negli anni Cinquanta, il numero di missive si aggirava attorno alle 450 all’anno.

È da oltre 70 anni che gli instancabili elfi postini si assicurano che le letterine a Babbo Natale e Gesù Bambino ricevano una risposta. Come detto, all’inizio erano appena 450. Ma nel 2021 siamo arrivati a 35.903 lettere. Con un aumento di circa il 5% rispetto all’anno precedente. La quantità di lavoro ha visto l’impiego, anche quest’anno, di otto elfi postini a Cadenazzo che hanno fatto del loro meglio affinché il maggior numero possibile di mittenti ricevesse in tempo utile una risposta e un piccolo regalo. Le risposte mandate dal Ticino sono state 32.542. «Gli elfi della Posta non sono riusciti a rintracciare, nonostante le ricerche, circa il 9% dei mittenti. Questo perché, purtroppo, mancavano del tutto le informazioni per risalire a loro», si legge nel comunicato dell’azienda.

Le lettere preferite sono quelle con disegni variopinti, liste di desideri, poesie, piccoli regali, creativi lavoretti fatti a mano... e, come al solito, non sono mancati neanche quest’anno un’infinità di ciucci. «Gli scritti sono tanto vari quanto colorati. Per la maggior parte allegri, gioiosi e creativi, anche se le parole di alcuni sono toccanti». Ad esempio, quando i bambini scrivono della pandemia. O confidano a Babbo Natale le loro preoccupazioni e i loro sogni. Tra i mittenti, tuttavia, ci sono sempre anche molti adulti. «E anche in questo caso sono numerose le lettere che non lasciano indifferenti gli elfi postini. Come quando la persona che scrive è molto sola o quando il mittente si trova in carcere e chiede a Gesù Bambino di esaudire piccoli desideri di vita quotidiana, banalità del tutto normali per chi è in libertà».

La parte da padrone, però, la fa da sempre «Père Noël». Sì, perché da sempre la maggior parte delle letterine arriva dalla Svizzera francese, nel 2021 sono state il 60%. Nella Svizzera romanda, infatti, le letterine a «Père Noël» con liste dei desideri e di buoni propositi hanno una lunga tradizione. Dalla Svizzera tedesca è arrivato il 19% delle lettere, dal Ticino il 15%, mentre il 6% delle letterine è stato scritto in lingua inglese.

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