Redattore del «Volksrecht» condannato per diffamazione
Processo di stampa
Zurigo, 8 ag – La prima Camera penale del Tribunale cantonale zurighese ha pronunciato giovedì la sentenza nel processo di diffamazione dei funzionari di polizia contro il redattore Nobs del «Volksrecht». Nobs è stato riconosciuto colpevole di calunnie contro l’ufficiale di polizia Strässle e contro l’ispettore di polizia Heusser. Nobs è stato condannato ad una settimana di prigione ed a 500 franchi di multa la sentenza sarà pubblicata a spese dell’accusato.
Zurigo, 8 ag – Secondo il «Volksrecht» il Dr. Farbstein, difensore di Nobs, redattore, ha deciso di presentare un ricorso contro la sentenza pronunciata dal Tribunale cantonale contro il suo cliente.
La situazione a Losanna
Il telegramma dell’Agenzia «Havas» annunciante la decisione del Consiglio dei commissari turco di trasmettere ad Ismed pascià l’ordine di non fare nuovi sacrifici nella questione dei tagliandi del debito ottomano è confermata da una notizia ricevuta a Losanna dalla delegazione turca (nota di 100 anni dopo: nel capoluogo vodese si tenne una conferenza internazionale che portò il 24 luglio del 1923 alla firma di un trattato di pace tra la Turchia e le Potenze dell’Intesa che combatterono nella Prima guerra mondiale e nella successiva guerra d’indipendenza turca). Questa istruzione rende ancor più difficile la situazione. Nei circoli alleati non si accorda però alla notizia giunta da Angora una eccessiva importanza e si ricorda che in altri momenti critici i turchi cercarono di esercitare una pressione sulla conferenza.
Vaticano e Turchia
Losanna, 9 ag – Mons. Maglione, Nunzio apostolico a Berna, si è intrattenuto ieri con Ismed pascià, al quale fu presentato dal generale Pellé. Ismed pascià ed il rappresentante del Vaticano a Berna in una conversazione parlarono della situazione dei cattolici e degli istituti religiosi cattolici in Oriente.
Offerte svizzere per la ricostruzione
dell’Asia Minore
Losanna, 9 ag – Si assicura che parecchie case svizzere avrebbero presentate delle offerte alla Turchia per la ricostruzione dell’Asia Minore. Le case svizzere chiedono l’autorizzazione di sfruttare anche le miniere di mercurio. Sarebbero pure state fatte offerte per lo sviluppo delle elettrificazioni e per lo sfruttamento di terreni agricoli. Infine un gruppo svizzero si propone di costruire a Smirne, sul quai, un grande albergo di cento camere.Queste offerte, si dice negli ambienti turchi, sono accolte con molto piacere, perchè la neutralità della Svizzera è una delle ragioni principali che può spingere la Turchia ad occupare la mano d’opera svizzera e ad accettare la collaborazione di tecnici, commercianti e finanzieri tedeschi.