Rubata una tela di Magritte
BRUXELLES - Pochi minuti, il tempo di farsi aprire la porta del museo e minacciare le persone presenti, e l'Olympia di René Magritte - valore di stima fino a 4,6 milioni di franchi - si è volatilizzata insieme ai suoi due rapinatori. Il colpo è stato messo a segno questa mattina alle dieci quando due uomini, uno armato di pistola, si sono fatti aprire la porta dalla custode della piccola casa museo nel quartiere di Jette alla periferia di Bruxelles, dove il pittore surrealista ha vissuto con la moglie Georgette dal 1930 fino al 1954.Il piccolo museo, che da giugno è stato affiancato dal grande spazio espositivo dedicato a Magritte nel centro di Bruxelles, apre solo su richiesta e al momento dell'irruzione vi si trovavano alcuni addetti ed una coppia di turisti. I due uomini, dei quali uno di aspetto asiatico, ha raccontato il curatore del museo nel quale il grande artista belga ha dipinto quasi la metà della sua produzione, sono entrati a volto scoperto e senza sparare hanno costretto le persone presenti ad andare nel cortile interno, prima di concentrarsi sul quadro ad olio del 1948.La tela raffigura la moglie di Magritte, nuda su uno sfondo marino e con una grossa conchiglia sul ventre, e si ispira al quadro omonimo di Edouard Manet, che fece scandalo quando venne esposto pubblicamente nel 1865. Il dipinto, di 60 per 80 centimetri, ha un valore stimato fino a tre milioni di euro (nelle aste degli ultimi anni capolavori come l'Oiseau du Ciel e Le pretre marie sono stati battuti rispettivamente a 3,4 e 5,2 milioni di euro) ed è stato portato via dai due rapinatori che si sono allontanati a piedi e poi su una vettura che li aspettava, prima che arrivasse la polizia.