Dal Cern gli indizi di un raro decadimento del bosone di Higgs
Al Cern di Ginevra è stata osservata per la prima volta una rara forma di decadimento del bosone di Higgs che, se confermata, potrebbe fornire una prova indiretta di particelle ancora sconosciute, non previste dalla teoria standard di riferimento della fisica.
In particolare, gli esperimenti Atlas e Cms sono riusciti a vedere, unendo le forze, il bosone di Higgs trasformarsi in una coppia formata da un fotone, la particella della luce, e un bosone Z, il fratello 'pesante' del fotone. Il risultato è stato presentato la scorsa settimana da Atlas e Cms alla Conferenza sulla fisica dell'Lhc, che si è tenuta a Belgrado dal 22 al 26 maggio.
«Si tratta di un passo avanti importante per comprendere i fenomeni rari legati al bosone di Higgs», spiega all'ANSA Roberto Tenchini dell'Istituto Nazionale italiano di Fisica Nucleare, Presidente della Commissione scientifica nazionale 1 per la fisica delle particelle.
«Indica che la sensibilità degli esperimenti sta aumentando sempre più - aggiunge Tenchini - rendendo possibile osservare anche eventi di questo tipo, fondamentali perché possono essere indizi di una fisica nuova o possono essere ulteriori conferme di quella che conosciamo».
I ricercatori degli esperimenti Atlas e Cms hanno unito le forze per cercare di massimizzare i risultati ottenuti separatamente durante la seconda fase di presa dati dell'Lhc, avvenuta tra il 2015 e il 2018: la collaborazione, infatti, ha aumentato significativamente la precisione statistica e la portata delle analisi, anche se l'osservazione non può essere ancora confermata sulla base di questi dati.