L'allarme

È vero che il talco è cancerogeno?

La sostanza è stata classificata come «probabilmente cancerogena per gli esseri umani» (categoria 2A) dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC)
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Red. Online
12.07.2024 10:30

Ma il talco è cancerogeno e quindi devo smettere di usarlo? È la domanda che molti si sono posti dopo che la sostanza è stata classificata come «probabilmente cancerogena per gli esseri umani» (categoria 2A) dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) sulla base di un'analisi degli studi presenti nella letteratura scientifica effettuata da 29 esperti internazionali.

A fare chiarezza sulla questione è Geopop che spiega innanzitutto come il talco sia intimamente legato a un'altra sostanza, questa sì di sicuro pericolosa per l'uomo: l'amianto. Il talco, in effetti, è un minerale contenente magnesio e silicio che si forma in condizioni di pressione e temperatura simili a quelle che generano il serpentino, un altro minerale che, in forma fibrosa, diventa amianto. È proprio questo aspetto ad associare le due sostanze. Proprio perché esse, per svilupparsi, abbisognano delle medesime condizioni può così avvenire che in natura si trovino assieme. Ciò non significa che ogni giacimento di talco sia contaminato da amianto in quanto esistono anche giacimenti che sono composti quasi interamente da talco che permettono quindi di ottenere un prodotto puro naturalmente privo di amianto. Le aziende che producono la famosa polvere bianca sono inoltre tenute a verificare che nei propri prodotti non vi siano tracce di amianto. A differenza dell'amianto, quindi, il talco puro non è un cancerogeno certo. 

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: ma allora perché il talco è stato classificato dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro come «probabilmente cancerogeno»? Innanzitutto va specificato che questa classificazione riguarda esclusivamente il cancro ovarico. Ora, per rispondere puntualmente alla domanda: il talco è stato definito «probabilmente cancerogeno» perché ci sono limitate evidenze scientifiche che dimostrano un aumento del rischio di sviluppo di cancro dell'ovaio, perché ci sono sufficienti evidenze scientifiche che aumenti la probabilità di contrarre il cancro sugli animali da esperimento e perché ci sono forti evidenze scientifiche che aumenti il rischio di far sviluppare il cancro in cellule umane in vetrino.

L'associazione tra talco e cancro ovarico, è importante sottolineare, riguarda principalmente l'uso prolungato della sostanza nella zona perineale ed endovaginale. Non è ad ogni modo stato confermato che sia il talco in sé a causare il cancro ovarico in quanto a determinarlo potrebbe essere anche la contaminazione da amianto.

Non è comunque il caso di generare allarmismo. Gli esperti dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro dicono infatti che bisognerebbe evitare di utilizzare la sostanza a livello perineale ed endovaginale, ma che per tutti gli altri impieghi, come assorbire il sudore o prevenire la dermatite da pannolino, il talco è sicuro.

Anche la carne rossa è probabilmente cancerogena

Il talco non è comunque l'unico prodotto di ampia diffusione e di largo consumo che è stato classificato come «probabilmente cancerogeno». Anche la carne rossa, infatti, è stata sottoposta alla medesima categorizzazione. Questo non significa comunque che mangiare una bistecca di manzo comporti rischi per la salute. Semplicemente, come ogni altro prodotto, andrebbe consumato con moderazione.