Se n’è andata la preferita dello schermo

Nata a Bologna il 18 giugno 1943 come Raffaella Maria Roberta Pelloni, la ballerina e cantante Raffaella Carrà, dopo il debutto in televisione in «Tempo di danza» (1961), al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale «Scaramouche» (1965), nel 1970 approdò a Canzonissima, divenendo nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero.
Notevole successo ottenne nel 1984 con «Pronto, Raffaella», che raggiunse ascolti straordinari per la fascia meridiana. Conduttrice di «Domenica in» (1986) sempre per la Rai, nel 1987 passò per un breve periodo a Canale 5, per poi tornare nel 1991 a Raiuno con la trasmissione «Fantastico 12». Dopo una parentesi di quattro anni a Madrid, dove portò il programma «Hola Raffaella» per la televisione spagnola, è rientrata in Italia nel 1995 riproponendosi con successo in «Carramba! Che sorpresa» (1995-97 e 2002), trasmissione ispirata al varietà britannico «Surprise, surprise».
Ha quindi continuato a raccogliere consensi presentando «Carramba! Che fortuna» (1998-2000 e 2008) e «Segreti e ... bugie» (1999), sempre su Raiuno. Nel 2001 ha condotto il Festival di Sanremo, nel 2004 il programma «Sogni», mentre dedicato alle adozioni a distanza è stato «Amore» del 2006. Nel 2007 è uscito «Raffica Carrà», raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Raidue come coach del talent show «The Voice of Italy» ed è uscito il suo ultimo album «Replay».
Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent show «Forte forte forte» e ha interrotto la sua partecipazione a «The Voice of Italy», ripresa l’anno successivo. Del 2019 è il suo ultimo programma «A raccontare comincia tu» su Raitre.
Notizia tra le top news dei media argentini
La notizia della morte di Raffaella Carrà rimbalza in Sudamerica dove la cantante era molto famosa e diventa una delle principali news di molti siti. A cominciare da quelli argentini con El Clarin che titola: «’’È morta la cantante italiana Raffaella Carrá, la regina d’Italia innamorata dell’Argentina’’, un mito del pop italiano con fama mondiale».
Il giornale ricorda l’artista che «ha reso popolari successi indimenticabili come ‘‘Hot, Hot’’ o ‘‘Devi venire al sud’’». E anche la testimonianza dell’amico Franco Simone: «Devo confermare con molto dolore che è così, sono devastato». «La regina italiana che negli anni ‘70 e ‘80 è entrata a far parte del panorama argentino al suono di ‘‘03-03-456’’, è morta all’età di 78 anni» aggiunge El Clarin, ricordando anche la sua amicizia con Diego Armando Maradona.
La notizia è tra quelle di apertura anche de La Nacion che cita le parole dell’annuncio di Japino: «Raffaella ci ha lasciato. È andata in un mondo migliore, dove rimarranno per sempre la sua umanità, la sua risata inconfondibile e il suo talento straordinario», riporta la testata argentina.
Il cordoglio
L’ultimo suo post risale al 18 giugno scorso giorno del suo compleanno «Il vostro affetto mi commuove, vi abbraccio e vi auguro un estate con ritorno alla normalità». E invece oggi la notizia arrivata come un temporale nel pomeriggio degli italiani: Raffaella Carrà è morta a 78 anni, icona mondiale della tv, della musica, dello spettacolo del cinema.
A comunicarlo l’ex compagno di una vita, e amico inseparabile Sergio Japino. «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». A dare il senso di cosa ha rappresentato la Raffa nazionale le parole di Renzo Arbore: «Gli storici parleranno della fine della bella époque del piccolo schermo. Io provo un grande dolore per aver perso un’amica». Raffaella Carrà è stata probabilmente la soubrette più amata di sempre, con decine di programmi televisivi, canzoni hit nelle classifiche di ascolto, film. Almeno tre generazioni sono cresciute con lei.
Il presidente della Repubblica Sergio Matterella ha espresso il suo cordoglio: «Volto televisivo per eccellenza ha trasmesso - con la sua bravura e la sua simpatia - un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo». Per il presidente del Consiglio Mario Draghi Raffaella Carrà ha portato il nome dell’Italia nel mondo. La sua risata e generosità hanno accompagnato intere generazioni». E ancora hanno voluto rendergli omaggio il ministro della Cultura Dario Franceschini, il ministro Luigi di Maio, Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna, Enrico Letta, Nicola Zingaretti, Giorgia Meloni, Antonio Tajani, il presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini, Chiara Appendino, e Virginia Raggi e tantissimi altri. E ancora piangono la grande artista «la più brava di sempre», Vasco Rossi, Cristiano Malgioglio, Gianni Morandi, Laura Pausini, Patty Pravo, Enzo Paolo Turchi, Milly Carlucci a Fabio Fazio.
Il Guardian l’aveva «ritratta» in un pezzo sulla cultura pop la scorsa estate. Alle parole di Japino si uniscono gli adorati nipoti Federica e Matteo, con Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, gli amici di una vita e i collaboratori più stretti.