Sinplus e Roxette protagonisti a Moon and Stars

LOCARNO - Deve essere qualcosa da togliere il fiato vedere di fronte a sé piazza Grande piena di gente guardandola dal palco di Moon and Stars. Soprattutto se quella piazza lì è casa tua, perché sei cresciuto a pochi chilometri. Un'emozione che devono aver provato fino in fondo Ivan e Gabriel Broggini, ovvero i Sinplus, che venerdì su quel palco ci hanno suonato, in apertura del secondo appuntamento della dodicesima edizione, quello con i Roxette, di fronte ai circa 6.600 spettatori che ieri affollavano piazza Grande. Dalla loro, una grande serietà e il dono di scrivere canzoni immediatamente orecchiabili. Lo hanno dimostrato in pieno da come hanno affrontato il palco, con rispetto e decisione. Uno show senza tempi morti il loro, curato in ogni minimo dettaglio. Un bel concerto meritatamente applaudito. Dopo di loro spazio ai Roxette, e se si parla di orecchiabilità e di pezzi radiofonici, Marie Fredriksson e Per Gessle, due o tre cosette da dire ce le hanno. Nulla di scatenato o selvaggio. È un rock da salotto il loro, di quello che sembra essere diventato, più che mai nelle ultime edizioni, uno standard per Moon and Stars. I pezzi dei Roxette sono i classici brani che se li senti mentre guidi non ti viene da cambiare stazione. Il concerto di ieri a Locarno - il secondo per loro che a Moon and Stars c'erano già stati nel 2011, - è ovviamente un best of, dall'apertura di Sleeping in My Car a Spending My Time, cantata a gran voce dalla piazza, da How Do You Do a Joyride e lo stra-hit The Look nelle battute conclusive. Marie, fa il concerto da seduta. La dura battaglia con il tumore cerebrale che questa coraggiosa svedese biancovestita ha combattuto e sconfitto nei primi anni Duemila, ha preteso il suo prezzo. Ma per fortuna, questo non la ferma né ferma i Roxette che sono impegnati fino al 2016 nel tour che celebra il loro trentesimo anniversario.