Streghe, segreti e intrighi

In un tranquillo villaggio montano della Svizzera italiana una giovane è intenta a preparare un intruglio di erbe, quando, improvvisamente, sulla soglia della porta compare affannata un’altra donna dai lunghi capelli corvini. «Dobbiamo andare», la sollecita. «Perché lui è arrivato». Le due si recano subito in chiesa, ma la trovano vuota. «Dove sono tutti?», chiede una all’altra, guardandosi intorno con diffidenza mista a preoccupazione, o forse è meglio dire paura.
Dura poco più di due minuti, ma il video di lancio della serie web Stryx già lascia presagire una trama pregna di segreti e intrighi che s’intrecciano tra storia e finzione.
Nelle scene successive s’intravedono una mano con un grande mazzo di chiavi (di una prigione?), la tunica talare rossa di un cardinale e un boia incappucciato mentre con forza bruta stringe un braccio attorno al collo di una donna... Siamo alla fine del 1500, in piena caccia alle streghe.

È un progetto audace e ambizioso quello ideato dalle attrici ticinesi Camila Koller e Thania Micheli, con l’intento, da un lato, di «promuovere artisti e professionisti della scena locale, soprattutto in questo periodo particolare», dall’altro, di «sovvertire gli schemi» di un processo produttivo che risulta essere ancora «troppo lungo e costoso». Nel mezzo la rievocazione di un capitolo buio della storia elvetica, segnato dalla morte di numerose presunte streghe. Un progetto totalmente indipendente, nato e sviluppato negli scorsi mesi e che si appresta a entrare nel vivo con il prossimo avvio delle riprese. Allo scopo, in questi giorni è stato lanciato un crowdfunding (una raccolta di fondi), che permetterà a chiunque aderisca di diventare in un certo senso produttore di Stryx: «Ogni contributo è prezioso e ci permetterà di coprire parte dei costi di produzione», spiegano Koller e Micheli, sottolineando che «sostenendo la serie si sostengono anche gli artisti della Svizzera italiana». Ma andiamo con ordine e scopriamo di più su questa promettente serie web ticinese.
L’incontro e la storia

«L’idea è nata lo scorso settembre, quando ci siamo conosciute sul set di un film della regista ticinese Bindu De Stoppani e, tra una scena e l’altra, abbiamo scoperto di avere in comune la passione per le produzioni fantasy, d’epoca, in costume e per l’argomento streghe», raccontano le due attrici. «Così - continuano - trovandoci anche sullo stesso livello di esperienza professionale, è nata la volontà di creare qualcosa che uscisse un po’ dai soliti schemi». L’incipit della storia, poi, era già stato abbozzato: «Anni fa - spiega Koller - ho trovato un libro in biblioteca che conteneva un breve passaggio dell’arrivo in Mesolcina di Carlo Borromeo, con il resoconto di una delle “missioni” che lo vide coinvolto in prima linea nel contenimento della stregoneria (ndr., il cardinale e arcivescovo di Milano ha visitato le valli della Svizzera italiana più volte tra il 1567 e il 1584)». Poche pagine, ma sufficienti per ispirare la giovane artista nel tracciare una trama con protagonisti streghe e inquisitori, personaggi contrastanti le cui vite s’intrecciano per mano del destino. Una trama sviluppata poi insieme a Micheli con l’aggiunta di personaggi, tematiche da trattare e storie da raccontare. «È ancora presto per svelare di più, possiamo solo dire che non mancano i risvolti sorprendenti», dichiarano le ideatrici, che stanno portando avanti contemporaneamente la scrittura del copione, la ricerca di finanziamenti e il lavoro di produzione.
L’obiettivo

«Stiamo facendo tutto insieme in modo da poter girare la serie tra giugno e luglio, quindi in tempi record rispetto ai canoni tradizionali», rivelano, ribadendo la volontà di «creare un prodotto di qualità anche con poche risorse» sul modello anglosassone. «Desideriamo portare in Ticino un nuovo concetto per la produzione di film e serie tv, riducendo il più possibile il numero di passaggi, le tempistiche e, di conseguenza, i costi, approfittando anche del fatto che abitiamo in un Paese molto cinematografico a livello di scenografie». Inoltre, dato che Stryx sarà trasmessa in Rete, «abbiamo previsto di sottotitolare gli episodi in lingua inglese, così da poterla esportare a livello internazionale».
L’obiettivo è di presentare la serie web a ottobre, una scelta dal triplo valore simbolico: «A livello storico - spiegano Koller e Micheli - è proprio in questo mese che nel 1583 l’Inquisizione è arrivata alle nostre latitudini, con la visita di Borromeo in Mesolcina; poi, vi sono il collegamento con la festività di Halloween e il fatto che ottobre è dedicato, a livello internazionale, alle donne».
Gli interpreti

La prima stagione di Stryx sarà composta da sei episodi di una decina di minuti ciascuno e sarà trasmessa su YouTube. «Il cast è quasi al completo», annunciano le ideatrici, rivelando che a impersonare Carlo Borromeo sarà Flavio Sala. «Flavio - rivela Koller - mi ha più volte confidato che gli sarebbe piaciuto interpretare un ruolo che uscisse dai suoi schemi di attore comico e, anche per questo, quando gli abbiamo esposto la nostra idea ha accettato con piacere». Protagonisti in scena anche Marco Capodieci, Raissa Avilés, Simone Ganser e Davide Romeo, insieme alle stesse Koller e Micheli nelle vesti di Miriana e Sofia, le presunte streghe. Le vicende delle due donne sono inventate ma, come detto, ispirate da fatti realmente accaduti; così come alcuni personaggi sono ispirati a persone vissute veramente nel 1500 in valle Mesolcina.

Ancora non è dato sapere chi firmerà la regia - «siamo in trattative» - quel che però si può dire è che la serie Stryx sta già destando grande interesse ed entusiasmo. «Quando abbiamo chiesto i permessi per girare il video di lancio ed abbiamo esposto il nostro progetto - rivela Micheli - abbiamo riscontrato tanta curiosità, oltre a una grande disponibilità». Gli sviluppi del progetto possono essere seguiti sulle relative pagine Facebook e Instagram, così come sul sito del crowdfunding promosso in collaborazione con la Banca Raiffeisen di Losone, Pedemonte e Vallemaggia.
Scoprite di più sulla serie web ticinese Stryx e sulle sue autrici sfogliando la rivista AgendaSette, in allegato venerdì 19 febbraio al CdT e disponibile sull’APP CdT Digital.