Supereroi da commedia

Secondo il tempo narrativo dell'Universo Marvel, con Ant-Man and the Wasp. ventesimo film ispirato ai celebri fumetti, siamo dopo Captain America: Civil War e il protagonista Scott Lang/Ant-Man è agli arresti domiciliari, con tanto di cavigliera antifuga, per aver partecipato a quello scontro epocale. Il periodo di cattività sta per scadere ma si fanno vivi lo scienziato Hank Pym (Michael Douglas) e la figlia Hope, la Wasp del titolo (Evangeline Lilly), intenzionati a coinvolgerlo nel salvataggio della rispettiva moglie e madre (Michelle Pfeiffer) dispersa da decenni nel mondo quantico e che Ant-Man con il suo laboratorio miniaturizzabile (si può comprimere e trasportare in un piccolo trolley) potrebbe recuperare attraverso un tunnel di collegamento tra le varie dimensioni. Ma il macchinario fa gola a vari antagonisti, compresa Ghost (Hannah John-Kamen), che è in procinto di sparire a causa dell'instabilità molecolare del proprio corpo.
Senza dilungarsi sugli aspetti fantasy della trama, peraltro trattati con ironia, le sequenze più divertenti riguardano un armamentario di auto giocattolo da estrarre dall'astuccio al momento giusto e guidarle su strade trafficatissime, oppure lanciarsi in inseguimenti spericolati cavalcando una formica, o al contrario, in modalità gigante, usare un camion come skateboard.Grande attenzione anche agli affetti familiari e ai rapporti genitori/figli. Non per niente, Marvel realizza e Disney distribuisce. Un film per famiglie un po' alla vecchia maniera, con in più immaginifici effetti spettacolari. Ma niente lati oscuri ed eroi sommersi dalle responsabilità, stavolta.