Teleticino e Radio3i, nuovi spazi per nuove idee
Radio e Tv a Melide sono sempre di più una cosa sola, o meglio: due entità che viaggiano a braccetto, che riescono ad aiutarsi a vicenda e che trovano e al contempo offrono spazi l’una all’altra. Due realtà - i numeri registrati nel primo semestre ci ricordano che possiamo definirle tali - che a partire da lunedì svilupperanno ulteriori idee, sfruttando anche un nuovo spazio fisico, quello di un nuovo studio, moderno e tecnologico, comodo - vista l’ampiezza - e interattivo. Tanta carne al fuoco, tante le idee presentate questa sera, in diretta, da Matteo Pelli e Sacha Dalcol, direttore e vicedirettore delle due emittenti.
La «prima» del mercoledì
Il nuovo palinsesto televisivo, attivo a partire da lunedì prossimo, si baserà principalmente sulla fascia 18-20.30. «Un orario a cui in altre epoche forse non avremmo mai neppure pensato», sottolinea Pelli. Potere della pandemia, in questo caso, delle iniziative nate negli scorsi mesi. «Un palinsesto facile da ricordare, che si basa su un blocco informativo sulla linea di quello che già conosciamo», specifica Dalcol. «Tra le 18 e le 19 avremo quotidianamente il nostro tg raccontato, “Ticinonews”, e successivamente, fino alle 19.30, uno spicchio di servizio e quindi “Ticinonews sport”, anche quello più “talkeggiato”, insomma venti minuti di discussione e di immagini». Lo sport poi, il lunedì e il giovedì andrà oltre quello spazio, con un «Fuorigioco» proposto tra le 19.30 e le 20.30. Quello sarà lo spicchio dedicato proprio agli approfondimenti. Detto di «Fuorigioco», il martedì torna «Matrioska», con Marco Bazzi, mentre mercoledì verrà dato spazio a una novità assoluta, «Nel ventre della balena», programma curato da Francesco Pellegrinelli, una via di mezzo tra talk e reportage, «una prima per la nostra emittente», come sottolinea Dalcol. Venerdì quello slot verrà diviso in due spazi, «Radar» - con lo stesso Dalcol, Alfonso Tuor e le vignette di Lulo Tognola; l’idea è quella di commentare le principali notizie della settimana - fino alle 20, e quindi «Index», con Lino Terlizzi, fino alle 20.30. «Radar» torna anche il sabato, tra le 19 e le 19.30, mentre la domenica la fascia pre-serale verrà occupata dal confermato «La domenica del Corriere», curato e condotto da Gianni Righinetti.
Il tavolo, elemento centrale
Matteo Pelli non giudica sacrificata la prima serata, anzi. Anche perché poi a partire dalle 20.30 verrà comunque riproposta l’intera fascia informativa. «A volte vale proprio la pena scardinare alcune abitudini, anche perché ormai il nostro modo di fruire della televisione è cambiato». Sacha Dalcol aggiunge: «Ciò che ci ha insegnato questo periodo è che la televisione ha ancora un ruolo dal momento in cui racconta qualcosa in tempo reale. Una caratteristica, questa, che era radiofonica. Ora però anche la Tv, grazie alla tecnologia, ha alleggerito certe dinamiche. Una prova? La possibilità di sfruttare i collegamenti via Skype degli ospiti. La pandemia in questo senso ci ha dato una spinta, ha accelerato alcuni cambiamenti». «Da lì sono nate anche delle idee - dice Pelli - e un incredibile spirito di collaborazione all’interno di un gruppo che è davvero come una famiglia». Una di quelle idee aveva portato alla «festa in mascherina», che in qualche modo troverà un bis a Capodanno, con tanto di box per il post-cena che verrà fornito da Teleticino e Radio3i. A proposito della radio, da sottolineare il ritorno nel «morning show» (6-9) dei Blues Brothers, che saranno seguiti da Lolly Camen, Danny Morandi e i Venturas. Dalle 16 alle 18, la radio passerà tra le mani dei «Pirati», Grant Benson e Boris Piffaretti - occhio a come si presenteranno... -, quindi largo all’informazione tra le 18 e le 19, e quindi Patrizia Speroni e per finire Riccardo Pellegrini. La domenica mattina sarà dedicata alla musica popolare, mentre il pomeriggio al calcio, con «Vietato ai minori», con Gianluca Pusterla e Giacomo Menafoglio. Anche la radio avrà presto un nuovo studio. Quello televisivo, presentato questa sera, ha al centro un tavolo. Non un caso. «La nostra essenza è fatta di confronto, di dibattito. E quel tavolo è allora l’elemento che ci permetterà uno scambio continuo, di informazioni e punti di vista, di opinioni. Questo nuovo studio è il contesto ideale per i nostri contenuti».