L'anniversario

L'Ispettore Derrick compie 50 anni

Telefilm di culto prima che i telefilm venissero chiamati serie televisive e prima che il più insulso dei programmi venisse definito di culto, è stato un successo straordinario in tutto il mondo e anche in Ticino
Stefano Olivari
20.10.2024 11:30

Compie 50 anni l’Ispettore Derrick, telefilm di culto prima che i telefilm venissero chiamati serie televisive e prima che il più insulso dei programmi venisse definito di culto. Di sicuro il successo di Derrick è stato straordinario non soltanto nella allora Germania Ovest, ma in tutto il mondo, Svizzera e TSI-RSI in testa: per una serie europea impresa oggi difficile e nel 1974 impossibile. Un successo che ha resistito anche alle ombre naziste sul passato di Horst Tappert, l’interprete dell’ispettore, e al mutamento dei gusti del pubblico: anche se, a dirla tutta, oggi in mezzo a tante serie che necessitano di una concentrazione massima il ritmo lento di Derrick è quasi una boccata d’aria.

Guerra

Il creatore di Derrick fu Herbert Reinecker, già giovanissima stella del giornalismo tedesco ai tempi di Hitler, e fin da quei tempi scrittore per teatro e cinema. Fu come giornalista di propaganda che nel 1943 seguì nella campagna in Unione Sovietica la Totenkopf, cioè la divisione della Waffen SS di cui faceva parte il giovane Tappert. In quel disastro, dove entrambi si salvarono per miracolo (il futuro interprete di Derrick fu ferito in maniera grave in Ucraina e concluse la guerra a Vienna), si cementò un’amicizia che sarebbe stata importante anche nella Germania della ricostruzione, in cui entrambi avrebbero cercato di cancellare il proprio passato. Per lo sconosciuto Tappert fu facile, mentre Reinecker riuscì a riemergere soltanto negli anni Sessanta come autore televisivo, tornando in alto grazie a Der Kommissar, serie per la ZDF in cui in embrione c’è moltissimo di Derrick e non soltanto perché si tratta di storie poliziesche ambientate a Monaco di Baviera. L’intuizione di Reinecker fu quella che il giallo classico, quello deduttivo del genere cosiddetto Whodunit, aveva stancato e così al posto del commissario Keller creò l’ispettore Derrick, molto più attento ai dettagli psicologici, alle storie personali e al contesto ambientale in cui i delitti venivano commessi.

Colombo

Da quel 20 ottobre 1974, data della messa in onda sulla ZDF, Derrick non si è fermato per 25 stagioni e un totale di 281 puntate, chiudendo nel 1998 più per i problemi di salute di Tappert (poi morto nel 2008, a 85 anni) che per mancanza di successo. Gli ingredienti della serie li conoscono tutti, in particolare l’uso limitatissimo della violenza fisica: in questo Derrick assomiglia al quasi coevo tenente Colombo, visto che anche negli Stati Uniti pugni e sparatorie avevano stancato il pubblico. Altro punto di contatto quello di occuparsi di delitti in gran parte riguardanti la media e alta borghesia, sia dalla parte delle vittime sia da quella degli autori. Ma se in Colombo c’è un gusto quasi sadico nell’individuare i punti deboli dell’assassino lo sguardo di Derrick-Tappert è quasi compassionevole. Lui è un uomo d’ordine e non manca mai di ricordarlo, ma vuole anche capire le motivazioni profonde delle persone e non soltanto consegnare i colpevoli alla giustizia. Va da sé che questa immersione nella psicologia degli indagati sia totalizzante: non esiste una signora Derrick (pare che l’ispettore sia divorziato, ma non è mai stato chiaro) e le figure femminili intorno a lui appaiono e scompaiono subito.

Harry

Il successo di Derrick dipende dalla fusione totale con Tappert ma anche dalle dinamiche instaurate con il suo assistente, Harry Klein, interpretato da Fritz Wepper, fra l’altro scomparso lo scorso 25 marzo. Harry, ed è significativo che lo si ricordi con il nome mentre il nome di Derrick (Stephan) è quasi dimenticato, raramente commette errori però il superiore non perde occasione per rimproverarlo o, nella migliore delle ipotesi, sbuffare e scuotere la testa per sottolineare la banalità delle sue scelte investigative. Nella cultura popolare tedesca è entrata la frase «Harry, hol schon mal den Wagen», «Harry, vai a prendere l’auto», a sottolineare che il caso è chiuso ma anche in un certo senso l’inferiorità di Harry. Peccato che questa frase non ci sia in alcuno dei 281 episodi, mentre invece viene pronunciata in Der Kommissar all’indirizzo di Harry (stesso personaggio e stesso Wepper a interpretarlo), non da Derrick ma da un altro poliziotto. Ovviamente questo loro rapporto è stato oggetto di infinite analisi psicanalitiche e anche di parodie, fra le più riuscite quella di Rai 2 con Eva Henger come sospettata numero uno di Derrick-Max Tortora. Oggi diremmo che Derrick bullizza Harry, ma all’epoca questo loro rapporto sembrava divertente e in ogni caso Harry lo viveva bene visto che aveva una vita privata brillante e non soltanto perché più giovane dell’ispettore.

Cancellato

Derrick ha avuto ben 20 registi diversi, fra i quali lo stesso Tappert in 11 episodi, e un numero di fan club incalcolabile, formatosi nell’era pre internet e adesso esploso, trainato anche dall’effetto nostalgia. In questi forum capita di leggere discussioni sulle auto di Derrick, quasi tutte BMW Serie 5 (davvero in dotazione alla polizia della Germania Federale) ma in qualche caso Audi, e la vivisezione di ogni puntata, con caccia alle imprecisioni e ai vuoti di sceneggiatura. Ma ce ne sono davvero pochi ed è quasi incredibile visto che di fatto l’autore è soltanto Reinecker, fino alla puntata 281 che in Germania fu attesa come la finale dei Mondiali. La scoperta del passato nazista di Tappert è del 2013 e non si limita soltanto agli anni della guerra, ma anche al dopo, visto che per molti anni avrebbe partecipato a riunioni di camerati nostalgici e che soltanto poco prima del boom di Derrick si sarebbe liberato di vari cimeli d’epoca. Questo in teoria nulla toglie a un prodotto televisivo stupendo, ma in pratica nell’ultimo decennio molte televisioni (anche la ZDF) hanno cancellato o quasi nascosto Derrick, come se in qualche modo il suo interprete lo avesse contaminato.