Warner Bros Discovery e Paramount stanno pensando a una fusione anti-Netflix?

Warner Bros Discovery e Paramount Global saranno, un domani, una cosa sola? Sì, no, forse. I media statunitensi, per il momento, nicchiano. Riferendo semplicemente di trattative iniziali per unirsi in matrimonio. Non si sa bene a vantaggio di chi, anche se l'obiettivo è chiaro: raggruppare le forze per sfidare, finalmente, Netflix. L'accordo, se finalizzato, allargherebbe e non poco gli orizzonti e le possibilità: il proprietario del canale (e delle serie) HBO ma anche della CNN, di fatto, collaborerebbe con uno degli studios più famosi del panorama statunitense e internazionale. Un dato su tutti: se due dei Big Five di Hollywood trovassero un'intesa, saremmo di fronte a un valore di mercato combinato pari a 38 miliardi di dollari. Una bella cifra.
Il condizionale, tuttavia, è d'obbligo. Anzi, secondo molti analisti la fumata bianca difficilmente arriverà. Il settore, in ogni caso, è andato letteralmente in tilt quando il portale Axios ha dato notizia di un pranzo a Times Square, nel cuore di New York, fra il numero uno della Warner David Zaslav e il capo della Paramount Bob Bakish. Durante il quale il tema fusione è stato ovviamente discusso, fra una portata e l'altra. Detto delle difficoltà a trovare un accordo, è altresì vero che le aziende tradizionali fra cinema e televisione in questi ultimi anni hanno investito, e pure parecchio, per rincorrere e sperare di raggiungere realtà «native» dello streaming come Netflix, Amazon Video e Apple. La stessa Warner Media, il colosso che gestisce tutti i marchi del gruppo, poco più di due anni fa aveva portato a termine una fusione con Discovery. Gli investimenti, per contro, non sempre sono andati a buon fine. Sia Warner sia Paramount, infatti, in questi mesi hanno avviato una profonda e drastica riduzione dei costi nel tentativo di minimizzare le perdite, che rientrano nell'ordine dei miliardi di dollari, legate ai rispettivi servizi di streaming. Warner, addirittura, è finita nell'occhio del ciclone per alcune cancellazioni preventive: film come Batgirl o Coyote vs Acme, finiti e pronti per essere fatti uscire, sono stati cancellati poiché i dirigenti ritenevano che al botteghino non avrebbero avuto il successo auspicato, generando quindi ulteriori costi.
Axios, sia quel che sia, ha spiegato che i due massimi dirigenti hanno discusso di come i due principali servizi di streaming di Warner e Paramount, Max e Paramount Plus, potrebbero fondersi per affrontare con maggior potenza di fuoco la concorrenza: Netflix e Disney Plus, soprattutto. Paramount, in particolare, è sotto pressione per i debiti accumulati dopo aver potenziato, e di molto, la sua piattaforma. Meglio, invece, starebbe Warner, grazie anche a blockbuster come Barbie. Ma anche alla citata fusione fra Warner Media e Discovery.
E altre fusioni, al di là della possibilità che questa vada in porto o meno, sarebbero all'orizzonte per consolidare il settore. E, dicevamo, per attaccare la posizione dominante di Netflix, le cui performance finanziarie sono tornate a «girare» dopo un periodo di crisi e perdita di abbonati. Secondo Statista, fra marzo e giugno di quest'anno Netflix ha aggiunto 5,9 milioni di abbonamenti in tutto il mondo, mentre fra luglio e settembre 8,8 milioni. L'annunciato giro di vite sulla condivisione degli account, in questi mesi, ha portato alla creazione di nuovi account. Facendo salire il totale degli abbonati a 247,2 milioni. Una cifra monstre se paragonata ai numeri di Paramount Plus (63,4 milioni) e Warner Bros Discovery (95 milioni) a novembre.