Tra mele e bombette, il surrealismo va in scena a Lugano

Inaugurata oggi davanti a un pubblico delle grandi occasioni l'attesissima esposizione di René Magritte al LAC - FOTOGALLERY
Red. Online
15.09.2018 21:00

LUGANO - Davanti ad un pubblico delle grandi occasioni è stata inaugurata oggi alle 18 l'attesissima mostra di René Magritte al LAC di Lugano. Fino al 6 gennaio 2019, infatti, il Museo d'arte della Svizzera italiana (MASI) renderà omaggio al maestro belga del surrealismo con la mostra intitolata Magritte. La Ligne de vie. 

La mostraAttraverso un'eccezionale selezione di opere, il MASI ripercorrerà tutta la carriera di Magritte: dagli esordi fino ai più celebri dipinti della maturità. Sarà così possibile comprendere l'origine e le fonti di ispirazione dell'opera di un pittore che come pochi altri suggestionò il pubblico. Il filo conduttore della mostra è rappresentato dalla conferenza che Magritte tenne il 20 novembre 1938 al Musée Royal des Beaux-Arts d'Anversa. Intitolata La Ligne de vie, la conferenza rappresentò una delle rare occasioni in cui l'artista si espresse in pubblico sul proprio lavoro e delineò la genesi della sua arte illustrando i principi che gli avevano permesso di trasformare oggetti quotidiani in qualcosa di sconvolgente.

Programma espositivoParallelamente all'esposizione Magritte. La Ligne de vie, il MASI rinnova il suo impegno nell'ambito della scena artistica emergente, ospitando la vincitrice del Premio Manor Ticino 2018: Vera Trachsel (dal 28 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019). La giovane artista presenterà una serie di lavori recenti espressamente realizzati per questa occasione. Seguiranno nel primo semestre del 2019 una grande retrospettiva sul surrealismo svizzero organizzata in collaborazione con l'Aargauer Kunsthaus di Aarau (dal 10 febbraio al 16 giugno 2019) e una mostra dedicata alla prestigiosa raccolta della Fondazione Gottfried Keller, realizzata assieme al Museo nazionale di Zurigo e presentata in contemporanea a Lugano e sulla Limmat (dal 24 marzo al 28 luglio 2019).

Il catalogoIn occasione della mostra è stato realizzato un catalogo (Skira) pubblicato in edizione italiana, inglese e francese con le immagini di tutte le opere esposte e i contributi dei curatori, Xavier Cannone, Julie Waseige e Guido Comis, oltre alla testimonianza di Suzi Gablik e alla prima versione del testo de La Ligne de vie.